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Cambia-menti è un blog. Un insieme di fogli bianchi

Il Gran Premio della vita

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  Darix incontra il Centro di solidarietà Il Delfino perché, come ogni buon pilota che si rispetti, ha avuto necessità di un pit stop presso una delle sue strutture residenziali, nel corso del Gran Premio chiamato vita.  La sua dipendenza all’alcol, negli ultimi anni dopo la pandemia è stata legata ad alcuni momenti di grande sofferenza, alcune perdite lo hanno destabilizzato, ma è un uomo che vuole ricominciare da se stesso ripartendo al più presto con il lavoro.   Darix nasce da una famiglia circense, che da 4 generazioni porta avanti la tradizione che li ha contraddistinti nel tempo, il “Circo De Angelis” uno dei più famosi in Calabria. Cresce con i racconti delle avventure del papà, del nonno e del bis-nonno, famosi circensi in giro per l’Europa. Durante i loro tour frequenta diverse scuole, impara 4 lingue e nei suoi viaggi ricorda ancora le lunghe carovane, gli odori e i sapori dei luoghi che visitava. “Io deve vedere, io devo scoprire i posti che visito” Darix ci racconta

Siamo circondati da vampiri emozionali. Chi sono e come riconoscerli

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Chi non ha mai incontrato un vampiro emozionale ? Ma cosa sono in realtà? I vampiri emozionali sono persone cariche di negatività, che si alimentano della nostra energia e buon umore. Solitamente sono cordiali, gentili, affascinanti e molto carismatici. Ma qualcosa a un certo punto non va. Perché la loro autostima è alimentata dalla capacità di manipolare e svalutare gli altri. La maggior parte di queste persone si trascina dietro un egoismo molto simile a quello dei bambini (capricci e insoddisfazione, volere tutto e subito), per cui i loro bisogni diventano l’unica cosa importante. Non valorizzano lo sforzo né l’appoggio e l’affetto altrui, non ammettono i loro limiti né i loro errori. Egoisti, sì. Di solito utilizzano le informazioni che raccolgono su di noi per intralciare i nostri progetti, le nostre idee. Non rispettano nessuna regola e all’inizio potrebbero comportarsi come dei colleghi ideali e grandi lavoratori, finché i nostri bisogni non coincideranno con i l

Gli "hikikomori": isolati e esiliati dal mondo

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di Salvatore Monaco Scrivo questo articolo sulle nuove forme di dipendenza, più con la preoccupazione di un genitore che con fare da esperto. Osservo molti dei comportamenti dei miei due figli adolescenti e cerco di capire, di entrare nel loro modo di pensare, di vedere il mondo oggi, magari come lo vedevamo noi quasi cinquantenni, circa 35 anni fa, magari con le stesse dinamiche di oggi, solo con  diversi  tempi e nuove  tecnologie. Vorrei porre all’attenzione dei gentili lettori, un fenomeno che sta letteralmente caratterizzando la nostra epoca, ossia quello del cosiddetto “hikikomori”, che nella meravigliosa lingua giapponese, significa appunto, “isolarsi, stare in disparte”.  Questo termine viene oggi menzionato da molti studi poiché rappresenta un triste fenomeno, ovvero quello del ritiro dei nostri adolescenti, ma anche tardo/adolescenti, dalla vita reale, confinati sempre più tra le quattro pareti della propria stanzetta, alle prese con vari aggeggi elettronici: pc, console

Stelle

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  di Antonio DeSimone Cadendo una stella sfiora il cielo, ma immense ed infinite son quelle, che fra le più belle,  orientano navi,  depongono regni, qual sovrane sian quelle, che in pieno tormento, invadono i cuori, devastano i segni, si riuniscono degne, nelle pose di un tempo, fiutano gli attimi, per segnarne un senso.

Tutte le cose che ho provato leggendo il libro di Katya Maugeri

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  di Salvatore Monaco Il libro della giornalista e grande  amica del Delfino Katya Maugeri , dall'emblematico titolo: ''Tutte le cose che ho perso'' edito dalla Villaggio Maori Edizioni, ha a mio avviso, il grande potere di aprire delle ''celle'' e di fare entrare il lettore all'interno di esse e vivere una sorta di esperienza multisensoriale, in cui gli occhi continuano a leggere avidi di conoscenza  sulle pagine intrise di sudore di questa rovente estate, ma la mente viene risucchiata in una sorta di metaverso e affronta pian piano, tutte le varie sfaccettature emotive, sapientemente narrate, delle protagoniste di questo prezioso contributo.  La Maugeri riesce a dare una sorta di 3D alle storie fatte di errori, rimpianti, disperazione ma nello stesso tempo anche di capacita di ritrovare il "qui e ora", di sentire finalmente qualcosa, il dolore, dopo anni e anni di anestetizzazione emotiva, voglia di rivalsa verso un mondo che non pe

Progetto “badminton per tutti”

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  Badminton per tutti  è l’importante iniziativa sportiva in collaborazione con il comitato regionale badminton e l'Asd GB Scorza, che si svolge nel polifunzionale della comunità Eden del Delfino. Il badminton è uno sport che consiste nel colpire con una racchetta un oggetto leggero, chiamato volano , facendogli oltrepassare la rete e mandandolo nella metà campo opposta, dove dovrà essere ribattuto al volo dal giocatore avversario. Un po' come il tennis, ma con un volano al posto della pallina e con regole leggermente diverse. Lo scopo della federazione italiana badminton è di rendere questo sport una disciplina sempre più aperta e inclusiva nei confronti di ogni tipologia di atleta/giocatore. L'iniziativa sportiva in corso che si svolge nella nostra comunità, rivolta a persone che affrontano il difficile mondo delle dipendenze e a over 50, reclutati nel personale, coordinato dal professor Adelino Liuzzi e dal suo team, sta riscuotendo interesse tra i nostri ospiti. N

Tossicodipendenza e detenzione, dal carcere alla comunità di recupero. Un percorso lontano dalla dipendenza e verso la società

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  di Katya Maugeri pubblicato sul portale Scelgo la Vita  La realtà carceraria racchiude storie complesse, diverse, piene di dolore e di scelte sbagliate. Alcune caratterizzate da disagi, abbandoni, traumi, altre da scelte volontarie, strade buie intraprese consapevoli del rischio. Gesti che raccontano una rivalsa sociale o semplicemente il disinteresse nel voler trovare strade alternative. Una percentuale, quella che raggiunge quasi il cinquanta per cento è quella dei detenuti tossicodipendenti, una realtà a sé stante all’interno dell’universo penitenziario del nostro Paese.  La pena detentiva per reati commessi in relazione al proprio stato di tossicodipendenza, dovrebbe essere scontata in “istituti idonei per lo svolgimento di programmi terapeutici e socio-riabilitativi”.  Le comunità terapeutiche nelle quali vengono accolti con misure alternative al carcere detenuti tossicodipendenti puntano sulla rieducazione fuori dalle sbarre, umanizzando la pena, migliorando così, le condizio