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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Non sono un principe azzurro, ma azzurro è il colore della vita che vorrei vivere

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di Giusy Schipani mediatrice penale Nonostante la crisi globale che padroneggia lo scenario sociale attuale, viviamo un benessere materiale che non ha conosciuto precedenti nelle passate epoche. Sembra la ricetta perfetta per la felicità! E invece non è così. La “sofferenza di vivere”, pare essere la vera protagonista del palcoscenico della vita, poiché rappresenta una condizione che transita nell’arco vitale di ognuno e ciò che la differenzia è il modo mediante il quale si manifesta, si affronta e si racconta.  Sicuramente non tutti saremo come Eugenio Montale, il quale la esplicita per mezzo di una delle sue opere più importanti  “Il male di vivere” e neppure come Munch, il quale l’ha manifestata mediante il dipinto norvegese più famoso al mondo – “L’urlo di Munch”.  Eppure nonostante le diverse predisposizioni che ci contraddistinguono, esistono comunque dei tratti che ci accomunano,ovvero ognuno è artista della propria esistenza,dove i “perché” nascosti, le scelte v

Stelle

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di Antonio DS Cadendo una stella sfiora il cielo, ma immense ed infinite son quelle, che fra le più belle orientano navi, depongono regni, qual sovrane sian quelle che in pieno tormento invadono i cuori, devastano i segni, si riuniscono degne nelle pose di un tempo, fiutano gli attimi, per segnarne un senso.

Cocaina, gli effetti a lungo termine della droga che incentiva l’impulsività

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di Roberto Calabria specialista in Medicina Interna, direttore f.f.  U.O.C. SerD ASP Cosenza Il problema della cocaina acquisisce dimensioni sempre più preoccupanti, con un utilizzo della sostanza massivo nelle più grandi città italiane, principalmente per via inalatoria. Gli effetti sugli organi È opportuno sottolineare per prima cosa che la cocaina produce effetti cronici e non reversibili su diversi organi interni che in primo luogo interessano il sistema cardio-polmonare, il sistema nervoso, quello gastrointestinale e in generale tutti gli organi interni. Dal punto di vista neurobiologico la cocaina agisce incrementando l’attività della dopamina, un neurotrasmettitore che «eccita» le cellule cerebrali. La cocaina blocca la ricaptazione della dopamina dal vallo sinaptico, ovvero lo spazio tra due neuroni, di fatto producendo una maggiore quantità di dopamina a disposizione dei recettori neurali. Come agisce la dopamina La dopamina è un neurotrasmettitor

Nato ai bordi di periferia

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di  Raffaele Gencarelli Sono nato ai bordi di un fiumiciattolo calabrese, tutta la mia infanzia e parte dell’età adulta è stata costernata dallo scorrere perpetuo dell’acqua del fiume Duglia.  Il fiume è la metafora della mia vita, ora calmo, limpido e placido, ora in piena, burrascoso e agitato. Sono cresciuto così, giocando nelle sue acque cristalline, in una frazione di campagna, con poche case ma in ognuna tanti figli, tanti bambini che avevano pochissimo da spartirsi, i giochi erano inventati. L'acqua o le fogne in casa erano un miraggio, c’era una fontana di sorgiva, e li facevano ore di fila con i recipienti di terracotta che compravamo dai mastri di Bisignano.  Noi siamo 5 fratelli, nati a poca distanza uno dall’altro, avevamo una capretta - Giggiarella - che era la fonte preziosa del latte per la nostra colazione, un pezzo di pane raffermo impreziosiva la zuppa mattutina.  Nei periodi in cui “Giggiarella” non apriva la latteria, mamma alle sei di mattina me

Semplicemente complicato

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di Veronica Oliveto Sono passati tre mesi dal giorno in cui ho iniziato la mia esperienza presso la comunità Eden “il Delfino”. I primi giorni, non lo nego, sono stati per me un po' difficili nonostante si trattasse di una realtà a me già nota dal momento che è qui che svolsi il mio tirocinio universitario tre anni fa e, nonostante, da allora non mi sia mai del tutto staccata da questo posto, né fisicamente né con il cuore. È assai complesso il lavoro di assistente sociale così come difficile e complesso è il mondo della tossicodipendenza visto le numerose cause e conseguenze che genera. Si tratta di un mondo che, probabilmente ancor di più per una ragazza di 25 anni, all’inizio spaventa ma poi, nell’esatto momento in cui inizi a vedere la persona in quanto tale piuttosto che l’etichetta di tossicodipendente che gli è stata attribuita allora tutto diventa più semplice. Quando inizi a guardare in maniera profonda i loro occhi, quando ti spogli dei pregiudizi ed ini

Lezioni di vita al club velico KR

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di Antonio DS Sarebbe stato bello poterci fermare ancora per qualche ora in più sulla spiaggia, sarebbe stato bello intrattenerci ancora e ancora, con quelle persone, quelle persone che di una passione ne hanno fatto un lavoro e che attraverso il proprio lavoro, sono pronti a dare agli altri i giusti presupposti e accorgimenti, per poter vivere la vita nel rispetto proprio, nel rispetto dell’ambiente e di chi ci circonda.  Non appena abbiamo avuto modo di fare conoscenza, mi son reso conto subito, del perché Elena, corsista nella mediazione penale di cui ne abbiamo in programma delle attività di gruppo qui in struttura, ho capito perché ci teneva così tanto a quella nostra visita a Crotone lì al club velico.  Il coach Gianluca ha fatto intendere con straordinaria capacità, ciò che è l’attività marinaresca e soprattutto le metafore che si riescono a cogliere accostando lo sport della vela alla vita. Con parole semplici e riportando esempi dei momenti che per ciascuno di no

Un sogno chiamato vita

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di  Carmine Q. Ebbene sì, quando veniamo al mondo, quando apriamo gli occhi per la prima volta siamo come in un sogno. Un sogno chiamato vita. Prima divertiamo bambini ancora dopo ragazzi, con tutto quello che di meraviglioso ancora la vita ha da offrirci. Troppo spesso sta accadendo che questo meraviglioso dono viene spezzato. Solo qualche giorno addietro è capitato a quei ieri cuginetti oggi angioletti della provincia di Ragusa con la sola "colpa"di giocare sull'uscio di casa. Non basta la prevenzione che si fa in televisione e un po' ovunque per ricordarci che non ci si mette in macchina in situazioni mentali confuse. Ne vale per la vostra ma sopratutto per l'incolumità altrui. La pena inflitta diventerà l"ultimo dei problemi.passata la sbronza e tornati nuovamente sulla terra. C'è da fare i conti con la coscienza o meglio con i rimorsi di coscienza,quella sarà non la condanna,ma una croce che vi porterete dietro per il resto della vo

Dalla parte degli ultimi, per sentirsi primi

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di Salvatore Monaco Era l’autunno dello scorso anno  quando mia figlia mi disse: "papà, mi porti a vedere Ultimo a luglio  allo stadio Olimpico a Roma?" Ero un po' perplesso, pensavo a come un giovane, anche se bravo cantautore, potesse  esibirsi in un tempio come l’Olimpico, alla pari di altri mostri sacri della musica Italiana. Iniziai ad avere qualche risposta quando mi resi conto che già a gennaio i biglietti erano quasi tutti esauriti, ogni data aveva raggiunto il famoso termine “sold out”.  La cosa mi sembrava impossibile ma era cosi e allora comprai online due degli ultimi biglietti della data romana del suo tour. Ultimo, al secolo Nicolò Moriconi,  allo Stadio Olimpico, in quell’afoso e torrido 4 luglio,  ha appassionato gli oltre 60mila spettatori, non solo teen ma molti genitori,  arrivati da ogni parte della penisola, sfidando probabilmente una delle giornate più calde della capitale. E dire che il  cantautore appena 23enne, solo due anni fa, si e

La ricchezza di un uomo, l'amore per la vita

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di Francesco T. Qualche volta, quando non sono dell'umore giusto, tendo a ritagliarmi un po' di tempo per stare da solo e riflettere.  Faccio tanti cattivi pensieri che vanno dal maledire me stesso (se il malessere che ho è stato provocato da una mia scelta sbagliata) al prendermela con i miei genitori che avrebbero potuto fare a meno di mettermi al mondo (quando vedo le ingiustizie sociali che avvengono quotidianamente). Riflettendo però riesco a calmarmi, a volte mentendo anche a me stesso, dicendomi (e sperando davvero) che le cose cambiano o cambieranno, dobbiamo solo impegnarci perché ciò avvenga.  Io ho 49 anni, non ho niente di materiale, non ho una casa (che sto cercando visto che ho finito il mio percorso in comunità) non ho un lavoro stabile, non ho soldi da parte, insomma niente e questo a molte persone potrebbe portarle non a maledirsi ma addirittura a suicidarsi, e a volte ci ho pure pensato, ma sarei un vigliacco a farlo, perché io sono le scelte c

I love Cosenza

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di Salvatore Monaco Sono nato a Cosenza ma ho sempre vissuto nella provincia. Mai come ora nella mia vita sto apprezzando le bellezze di questa città. Cosenza è la città dei Bruzi, antico popolo di stirpe italica. Cosenza è la città natale   del filosofo   Bernardino Telesio,   che influenzò il pensiero di Giordano Bruno. Da qualsiasi parte della città e dei paesi limitrofi, appare maestoso, sul colle Pancrazio,   il    castello normanno-svevo di Federico II di Svevia, diventato oggi, luogo   in cui si organizzano meravigliosi appuntamenti culturali e musicali.  Cosenza è anche la città dove la leggende narra che l’esercito dei Goti, diretti in Africa,   guidati dal re Alarico, dopo aver saccheggiato Roma, piansero   la   prematura scomparsa del loro re  e decisero di seppellirlo con il suo cavallo, l’armatura e i tesori raccolti nelle azioni belliche,   nel fiume Busento,   che attraversa Cosenza.     Il dialetto cosentino   ha qualcosa di unico e particolare che descriv

Riflessioni dietro le sbarre

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di Giuseppe M. dalla Cella n 1, casa circondariale s. COSMAI È la prima volta che mi trovo in questa situazione e sicuramente l'ho meritato per quello che ho fatto.  Non è molto tempo, sono solo pochi giorni eppure sembra passata un'eternità. Qui il tempo sembra passare in fretta ma in realtà la noia e le giornate tutte uguali ti ammazzano.  Tutti questi momenti morti fanno sì che il tuo cervello si perda nei pensieri e inizi a fare i conti con il tuo passato, con quello che sei e soprattutto con quello che hai fatto e che avresti dovuto evitare, ma ormai è tardi per avere rimorsi e rimpianti. Mi è rimasto soltanto di affrontare tutto di petto, gioie e dolori, l'unica speranza che ho è che le persone che mi aspettano fuori sono ancora li.  Ora sto facendo veramente i conti con i miei errori e di notte la mia coscienza non mi fa chiudere occhio. Sento il battito del mio cuore che accelera come se volesse uscire dal petto e i pensieri nel

Quando il sogno incontra la realtà

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di Carmine Q. È passata giusto una settimana dall'incontro celebrativo. Noi ragazzi in cammino l'abbiamo visto nascere. Già un mese prima abbiamo lavorato al progetto, alcuni di noi ci hanno messo anima e cuore per fa sì che arrivassimo pronti all'appuntamento. Il resto lo ha fatto lo staff.  Forse lo abbiamo capito dopo, ma la cosa che gli fa più onore e che lo hanno fatto per noi. Sabato 22 alla comunità Il Delfino, si è tenuta la gradazione dei "ragazzi", virgolettato proprio perché tanto ragazzi non lo sono più, che tanti anni fa anno fatto il percorso presso la medesima struttura. In mattinata è avvenuto l'incontro tra le due "generazioni". Vederli già in compagnia di moglie e figli per noi è stato il primo forte segnale. Sentirli parlare di come la vita gli sia cambiata magnificamente,ci ha riempito di speranza.Nei loro occhi abbiamo letto la forza di chi ha vinto la guerra,quella della vita! Gli operatori di ieri sono quelli