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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Mostra: "Matti. dall'emarginazione all'integrazione a 40 anni dalla Legge Basaglia"

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Al BoCs Art Museum la mostra di Mauro Vallinotto , "Matti. dall'emarginazione all'integrazione a 40 anni dalla Legge Basaglia" , nel Complesso di San Domenico, un evento voluto dall'amministrazione comunale e dalCentro di Solidarietà il Delfino. MATTI è una mostra necessaria, per guardare - indignati - una realtà scomoda, una mostra che racconta un passato non tanto lontano. La mostra sarà visitabile fino al 12 dicembre, tutti i giorni, gratuitamente, dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.

I Matti di Mauro Vallinotto, dall’emarginazione all’integrazione

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di Katya Maugeri Immagini che lasciarono un segno indelebile: l'orrore di una realtà finalmente svelata. Sono le foto di Mauro Vallinotto, scattate nel 1970 a Villa Azzurra il manicomio per bambini che sorgeva a Grugliasco, a indignare e a scuotere l'anima. Un inferno all'interno del quale quelle piccole creature erano fermate ai lettini da cinghie di cuoio ai polsi, alle caviglie. Il personale all'interno credeva di lavorare su delle cose non sulle delle persone. Ottantaquattro scatti, una inchiesta, in un rigoroso bianco e nero che raccontano il dolore di quei giorni e di quegli edifici: "Matti. dall'emarginazione all'integrazione a 40 anni dalla Legge Basaglia", una mostra necessaria che racconta un passato non tanto lontano. A quarant'anni dalla Legge Basaglia, che segnò la fine dell'era degli ospedali psichiatrici in Italia, il comune di Cosenza inaugura oggi al BoCs Art Museum la mostra di Vallinotto nel Complesso di San Dome

LA DIREZIONE: Ri-nascere

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di Salvatore Monaco - Responsabile della Comunità Eden Cambiamenti,  il titolo scelto per il nostro blog, vuole dare voce al mondo Delfino, evidenziando metaforicamente l'importanza della rinascita dopo la morte. Come sottolinea anche il noto cantante  Vasco Rossi  in una sua canzone dal titolo appunto, Cambia-menti, solo cambiando se stessi  si può fare la rivoluzione, ma bisogna riuscirci, scrive Vasco, nella sua forma comunicativa a presa rapida e che arriva al suo pubblico in modo diretto, senza frasi lunghe e sdolcinate. Con delle parole secche e incisive che sono diventate veri  slogan di vita in quarant'anni di carriera per tante generazioni.  Nella canzone Cambia-menti, l'artista esprime il concetto chiave della motivazione al cambiamento: perché cambiare il mondo è quasi impossibile, ma cambiare se stessi si può, malgrado la vita  spericolata che ha spesso distrutto ogni cosa. Abbiamo scelto come immagine di un murales in Comunità quella dell'

La quiete dopo la tempesta

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di Katya Maugeri Il cambiamento è il primo passo verso una crescita personale, la scelta – difficile e ardua – da prendere. Una promessa, più delle volte, da mantenere. Con se stessi. Non possiamo accontentarci di un marchio dato da altri, né racchiudere il nostro essere in definizioni ben confezionati dalla società. No. Serve cambiare e farlo nel modo più costruttivo: desiderando la rivoluzione, quella interiore, che travolge e scombina le priorità, rimettendo ordine dopo un vortice di caos. I cambiamenti sono mappe che scegliamo di seguire, percorsi da intraprendere con gli strumenti adatti, senza alcuna improvvisazione. La tempesta ci ha insegnato a essere cauti e prudenti, a non lanciarci in acque mosse e torbide. Quando la vita rovescia la nostra barca alcuni affogano, altri lottano tenacemente per risalirvi sopra. E poi? Poi serve la bussola. E la bussola punta sempre al nord.  Qual è il    nostro nord? Ve lo siete mai chiesto? Credo sia nella direzione oppost

Dagli ospedali psichiatrici giudiziari alle Rems, un passo verso l’umanità. La “rivoluzione gentile” è ancora in atto

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di Katya Maugeri Una rivoluzione gentile, non cruenta è quella che ha permesso la chiusura di un luogo che era rimasto l’ultimo dei  manicomi e l’apertura a una speranza, una nuova dimensione della cura dei pazienti, chiamata Rems ovvero residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria. Strutture che accolgono pazienti psichiatrici che hanno commesso dei reati. Era il 31 marzo 2015 e gli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) più noti con il nome di manicomi criminali, venivano chiusi definitivamente per aprire le porte a una nuova realtà. “Un orrore inaccettabile in un paese appena civile”. Così Giorgio Napolitano definì gli Ospedali psichiatrico-giudiziari. Per un decennio e oltre, l’associazione Antigone ha denunciato incessantemente le condizioni terribili di vita dei malati psichiatrici internati negli Opg. Ovvero dei manicomi in cui venivano rinchiusi persone con disturbi psichiatrici dei cittadini con disturbi che avevano commesso dei reati per i

NOTIZIE DAL DELFINO - Per brevità chiamato “SPRAR”

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di Emanuela Governi Assistente sociale - SPRAR MSNA “GRAN BURRONE” – Casali del Manco Una lettera che arriva sulla mail dedicata al progetto con un nome, un cognome, una data di nascita e una provenienza, un ragazzo o più ragazzi. L’organizzazione del trasferimento e la corsa ad acquistare un kit di ingresso: lenzuola, pigiama, ciabatte, piumoni, bagnoschiuma, shampoo, deodorante, una ricarica telefonica per chiamare a casa e dire che è ancora salvo, e tutto quanto può servire per creare un posto nuovo ad un nuovo beneficiario. Avrà già dei suoi vestiti o arriverà come altri con una tuta, senza valigie, senza uno zaino con effetti personali come altri? E così aspettiamo e ci incontriamo per la prima volta: altri due occhi davanti ai tuoi, altre aspettative, altro passato, altro presente, altre paure, altri bisogni. E un’altra vita di fronte a te. Grazie ai beneficiari più “anziani” aiutiamo questo nuovo ospite a capire dove si trova, qual è la sua stanza, il suo comp

Attività riabilitative

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di Raffaele Gencarelli In comunità due anni orsono, dopo attenta analisi dei bisogni e delle opportunità da offrire alla nostra utenza, si è pensato di inserire una nuova figura di riferimento per curare la parte riabilitativa del percorso comunitario. È così che è nato il maestro d'arte. Un incarico che mi è stato affidato, in quanto educatore e per i trascorsi lavorativi di vario genere, una esperienza maturata in anni di lavori in più campi di impiego. Un impegno che porto avanti con immensa passione. Abbiamo suddiviso il campo di impiego in varie aree di intervento che tengono conto delle qualità personali dei nostri utenti, i nostri ragazzi arrivano già con delle attitudini dei Mestieri e noi non facciamo altro che potenziare questi aspetti. Abbiamo creato un orto non solo dalla possibilità di impiego e di apprendimento, ma riusciamo ad avere una piccola produzione di prodotti ad uso interno. L'esigenza di potenziare i momenti ricreativi ci ha spinto a costruir

MEDIAZIONE PENALE - Accogliere il disordine

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a cura di Cristina Ciambrone, Maria Spizzirri, Fernanda Fuoco, Stefania Barberio, Giusy Schipani Mediare deriva dal latino e significa “aprire nel mezzo”, luogo in cui i pregiudizi vengono scardinati e abbattuti attraverso un nuovo modo di accogliere e riconoscere l’essere umano.  Uno spazio in cui le sofferenze, il rancore, i conflitti, riescono ad evolversi superando le barriere dei reati commessi. Occuparsi di giustizia riparativa e di mediazione non significa considerarsi alternativi alla giustizia penale ma dare spazio alle vittime di reato che nei processi penali tradizionali non hanno. Compito del mediatore, figura terza e neutra, sarà quella di “traghettare” ed “accompagnare” i protagonisti da una riva all’altra, attraverso loro stessi, verso la via della trasformazione e della guarigione; definito un “artigiano di pace” il mediatore cercherà di arginare il conflitto per renderlo costruttivo e mai distruttivo. Negli incontri di mediazione si lavora, att

Elementare, Watson!

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di Giuseppe F. Lui: vorrei tanto chiamarti. Quale è il tuo numero? Lei: è sull'elenco telefonico Lui: ma non so come ti chiami Lei: anche quello è sull'elenco 

Per la serie: le faremo sapere....

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di Giuseppe F. Lei: io adoro gli uomini con gli occhi scuri Lui: ma io ce li ho chiari Lei: appunto

Proposta demente

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di Giuseppe F. Lui: Andiamo da te o da me? Lei.: da tutti e due. Io vado da me e tu vai da te.

L'EDITORIALE - Liberare energie

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di   Renato Caforio Presidente Centro di Solidarietà il Delfino                                                                 Un “giornalino” di liberazione delle energie. Energie anestetizzate, annichilite dalle sostanze che possono essere liberate attraverso il protagonismo e la partecipazione ad un percorso di vita sociale. Un “giornalino” a tratti ribelle, ricco di contenuti culturali e di vita vissuta. Grondante libertà. Libertà come pratica educativa, parafrasando Paulo Freire pedagogista brasiliano. I percorsi di liberazione e di emancipazione dai nostri “disagi esistenziali”, richiedono uno sforzo proteso al cambiamento non semplice da realizzarsi, ma possibile come abbiamo visto in questi trent’anni e passa della nostra storia sociale al servizio dell’uomo. Non vogliamo banalizzare né il bene, né il male. Vogliamo andare oltre proponendo riflessioni, immagini, storie, musica e persino poesia per raccontare un’umanità vera fatta di gioie e dolori, di

Cambiare si può!

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di Salvatore Z.

L'importanza di un sano confronto: mai puntare il dito

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di Salvatore Z.

Con la mediazione penale si comunica armoniosamente...

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di Salvatore Z.

Comunicare in modo sereno è importante...

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di Salvatore Z.

VIDEO - I progetti riparativi del Centro di solidarietà Il Delfino

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Raccontarsi, superando limiti e confini, pregiudizi e resistenze esterne. In questo video raccontiamo quanto sia importante ritrovare il coraggio e la forza di cambiare, colorando così la società di speranza.

Appunti e note

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di Giovanni L. Ora osserva, osserva la tua vita, osserva come le vicissitudini trascorse, le maschere indossate, causa ti fallimenti subito vuoti colmati con troppa superficialità, da troppe scelte poco sicure e convenzionali, osserva come il tuo cuore ha incassato e come con la stessa forza di attutire il dolore ti da forza per una vita migliore, osserva bene quello che sei, correggi bene i tuoi passi, perché ogni impronta che lascerai sarà il risultato di ciò che sarai. Non avere paura di questa incertezza che la vita ci riserva, non avere paura di fallire, perché la sconfitta è sempre un punto di partenza, non avere paura di essere stato zero tu pensa che sei qui e ricomincerai da zero. Non allontanarti da ciò che sei, avvicinati sempre di più a te stesso Non chiuderti nel dolore, così facendo ingrandisci la sofferenza Così facendo pensi è questo che ti spetta È facile contornarsi di gente e fingere che i problemi possano essere assorbiti dal caos che ci circonda, ma quand

VIDEO - Arte e comunità al Centro di solidarietà Il Delfino

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Quanto è importante l'arte in un percorso riabilitativo? Al Centro di solidarietà Il Delfino, il maestro d'arte Raffaele Gencarelli ci racconta le attività e le "opere" realizzate dagli utenti.

Cambia-menti è un insieme di fogli bianchi

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Cambia-menti è un insieme di fogli bianchi. Una piattaforma, un non luogo - se vogliamo - che gli utenti del Centro di solidarietà il Delfino renderanno reale attraverso le loro riflessioni, i loro pensieri. Quelle passioni che offriranno un punto di vista reale e obiettivo del mondo della dipendenza: una visuale obiettiva capace di abbattere i muri dell'indifferenza, della disinformazione e del pregiudizio.  Un percorso che garantisce un punto di vista diverso: quello degli utenti che avranno massima libertà di espressione per comunicare i loro pensieri. Dare voce a chi spesso non ne ha avuta, consapevoli di aprirsi a una comunità - là fuori - che ha bisogno di verità e di sviluppare al massimo l'empatia necessaria per riconciliarsi con una realtà difficile da raccontare.  Ma sapranno raccontare quanto di grande il loro cuore contiene.

Jeff Buckley - Hallelujah

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Nella sostanza

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di Antonio D.S. Eppure mi accorsi che ciò che avvertivo era noia. La noia iniziò a sorgere nel mio animo quando i rapporti che stavo vivendo con chi mi circondava, non avevano più quel senso di sincerità che nelle relazioni reciproche l’amicizia dà modo e occasione di avvertire. Una noia che mi trasportò nell’indifferenza, nell’estraniarmi da me stesso e dalla società, un senso di malessere interiore quando t’accorgi che ciò che sono i momenti della vita, in realtà dipendono da qualcosa ossia la droga. Si facevano le cose tanto per farle con una costanza nel ripeterle, dell’amicizia in realtà ce n’era solo la convenienza e né tanto meno si può parlare d’amicizia se in mezzo si ci deve mettere per forza la sostanza. La maggior parte delle cose che facevo sfociavano nell’illecito e per questo avevo affinato una buona qualità di menzognere. Mentivo a chiunque quando c’era da mentire e anche nella falsità ero capace di mentire, voglio dire che  anche stando male per ciò c

Elogio ai morti

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di Antonio D.S. Ed ora comunque si è placidi,  ciascuno per propria sorte,  l’ultimo sospiro v’inoltri,  in quell'oasi di pace, che è la morte.  Ciò che della vita s'è lasciato,  gioie, affanni, fatiche, sogni e pretese,  niente sarà dimenticato,  dai più cari a voi, la memoria s'estese.  Avvolti in un riposo eterno,  all’anima vostra va il pensiero,  possa ritrovarsi in quel Regno, e quando sarà, ci ricongiunga la luce di un cero.

L'autunno dalle mille sfumature

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di Antonio D.S. Anche alla comunità terapeutica “ Eden ” il Delfino è autunno inoltrato. Noi utenti ricordiamo con un po’ di nostalgia, dettata anche dall’arrivo di questa nuova stagione, quelle che sono state le esperienze fatte durante l’estate. Una stagione, quella estiva, che ha visto la possibilità di poter fare uscite mirate due volte la settimana, tempo permettendo ovviamente. Fra utenti facevamo richiesta allo staff, scegliendo e comunicando in anticipo per i giorni stabiliti per le uscite, se voler trascorrere la giornata al mare o in montagna. La maggior parte delle volte si è andati al mare, è stata la meta più ambita, al mare di Paola, a quello di Amantea o a San Lucido, a Guardia Piemontese, fino ad arrivare dall’altra parte della Calabria sulle coste ioniche, nella meravigliosa località balneare di Villapiana. Di sicuro comunque sarà difficile dimenticare anche le escursioni in montagna, dove immersi nel verde incontaminato, abbiamo potuto ammirare la fantast