di Salvatore Tridico Ero diventato una persona che non provava più emozioni naturali. Oggi dopo mesi sto riscoprendo le vere emozioni. Sia positive che negative. Sto male per un mio familiare che non sta bene, mi intenerisco guardando i miei cani e gatti, mi commuovo guardando un film, mi emoziono guardando il mare al tramonto, mi arrabbio quando vedo ingiustizia, mi rallegro ascoltando una canzone. Ero diventato una persona alla quale era rimasta solo un corpo malato senz'anima, privo di sentimenti. Oggi invece provo tutte le emozioni e questo mi fa sentire vivo. Il corpo umano come la vita stessa non sono tanto diverse dalla natura. Si vivono emozioni belle e brutte. Un po come il tempo quando è sereno o quando c'è il temporale, come la luce del giorno ed il buio della notte, come il mare che a volte fa gioire ed altre volte fa paura. Spero di diventare ulteriormente una persona migliore, una persona realizzata ma intanto vivo giorno per giorno godendomi i momenti e...
di Salvatore Monaco psicologo e responsabile della comunità Eden Il Delfino Ogni protocollo di cura nel campo delle dipendenze è condizionato dal periodo storico e politico in cui viene strutturato e in questi ultimi 20 anni si sono alternati percorsi di cura basati principalmente sulla politica della riduzione del danno, ad altri più improntati alla riabilitazione vera e propria dell’individuo che miravano alla “detossificazione” da farmaco sostitutivo come il metadone. Ricordiamo che quest’ultimo è un oppiode sintetico utilizzato in campo medico come analgesico nelle cure palliative e nello specifico, per cercare di contrastare l’assuefazione nella terapia sostitutiva nella dipendenza da sostanze. Quando iniziai a lavorare la prima volta in un centro di prima accoglienza per tossicodipendenti, circa 20 anni fa, prevaleva la strategia della riduzione del danno. I vecchi sistemi di intervento nel campo delle dipendenze, che avevano dato comunque dei b...
di Salvatore Monaco A tre mesi dal convegno sull'Empatia nascosta, che ha fornito tanto materiale e stimoli nuovi,sono nati tanti progetti, oltre allo stesso giornalino. L'esperienza del presepe vivente è stato un vero e proprio dono. Si è creata un'atmosfera magica che ha visto utenti,operatori e volontari, lavorare insieme, scherzare e giocare nel pieno rispetto reciproco. Sono molto soddisfatto del laboratorio di scrittura autobiografica, sperimentato in comunità in occasione del Natale e che ha visto la partecipazione attiva da parte degli utenti sul celebre racconto di Dickens e sul potere del cambiamento. Raccontare rappresenta un canale importante tra il mondo interno ed esterno per ognuno di noi, è come un pittore che usa le parole come colori, per dipingere una tela, che racconta se stessi. Tante sono le emozioni in gioco in un laboratorio di scrittura autobiografica e la speranza è di investire sempre più in tali progetti. Incursioni teatrali sull...
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