Il Gran Premio della vita

 

Darix incontra il Centro di solidarietà Il Delfino perché, come ogni buon pilota che si rispetti, ha avuto necessità di un pit stop presso una delle sue strutture residenziali, nel corso del Gran Premio chiamato vita. 

La sua dipendenza all’alcol, negli ultimi anni dopo la pandemia è stata legata ad alcuni momenti di grande sofferenza, alcune perdite lo hanno destabilizzato, ma è un uomo che vuole ricominciare da se stesso ripartendo al più presto con il lavoro.

 Darix nasce da una famiglia circense, che da 4 generazioni porta avanti la tradizione che li ha contraddistinti nel tempo, il “Circo De Angelis” uno dei più famosi in Calabria.

Cresce con i racconti delle avventure del papà, del nonno e del bis-nonno, famosi circensi in giro per l’Europa. Durante i loro tour frequenta diverse scuole, impara 4 lingue e nei suoi viaggi ricorda ancora le lunghe carovane, gli odori e i sapori dei luoghi che visitava. “Io deve vedere, io devo scoprire i posti che visito” Darix ci racconta quanto per lui e la sua famiglia sia fondamentale questo motto, questo modo di vivere.

Ha iniziato a lavorare a 5 anni, usciva nella “pista”, e quando chiedo a Darix che cos’è la pista lui mi dice “la pista è la nostra vita, dove proviamo a dare vita ai nostri sogni e a far emozionare il pubblico”. Già in tenera età impara ad arrampicarsi sulle corde, fino a raggiungere un’altezza di ben 6 metri.

All’età di 10 anni comincia ad usare il trapezio “un posto dove si sale, ci si esibisce e si prova a volare”, uno strumento prezioso per Darix.

A 14 anni entra nella gabbia, faceva esibire contemporaneamente 4 tigri e 3 leoni africani, dei momenti pericolosi ma profondamente appassionanti, mentre Darix ricorda quei momenti si commuove pensando al papà: “papà era molto fiero di me”.

All’età di 25 anni si sposa con una ragazza di Sassari, in quel momento si distacca dal circo della famiglia e fonda insieme alla moglie il “Teatro dei Burattini”. Dalla loro unione nascono due bambini, Camilla e Bryan, anche loro già da piccolissimi seguono le orme della famiglia registrando le loro voci per lo spettacolo “Teatro de Angelis Revolution: la favola di Pinocchio”. Ora è tempo di ripartire, con la speranza che le tortuosità del  tragitto, abbiano fruttato un pieno di consapevolezze sui nuovi traguardi da raggiungere.

 

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