Lettera ad un amico



di Angelo N.

Carissimo  Raffaele  perdere un affetto caro è una cosa brutta, sia che si tratti di un padre  o un altro membro della famiglia,  è dura da mandare giù.  Io posso comprendere il dolore perché anche io ho perso tre membri  della mia vita ed è una cosa difficile da digerire.  Io che vedevo andare via dalla mia vita tre persone a me carissime, sostituivo il dolore con l’alcol, droghe e psicofarmaci, così che non mi facevano vivere giornalmente tutto il dolore che provavo.  Ero sempre pronto a distruggere le cose a cui oggi sento di più, il dovere di vivere e provare sentimenti sempre più forti verso il prossimo o come è successo oggi a te, Raffaele. In questi tre anni che ci siamo conosciuti mi hai fatto ritornare a pensare ad un cambiamento per me importante, più passava il tempo e più ti sentivo vicino come un padre, cosa che oggi hai purtroppo perso tu. Ma io da credente posso dirti che per me c’è un altro mondo, che si tratti o meno  del paradiso in cui incontrare i miei genitori,  mia sorella, amici o parenti. Ti assicuro che anche per me è un dolore forte, perché tu sei una persona forte, sempre pronto a tendere una mano a chi è in difficoltà. Un pensiero che posso condividere con te oggi, 8 febbraio per una perdita a te cara, anzi, carissima.
Il  dolore forte che tu oggi stai vivendo, io l'ho già provato, ma solo dopo la loro morte mi sono accorto che erano la mia forza, la mia gioia, ma fino a quando sono entrato qui al Delfino e ti ho conosciuto, mi sono accorto che tu mi facevi sentire a mio agio. Mi hai trasmesso una voglia di vivere la vita, accantonare le mie fragilità e a farmi capire che di vita ce n'è una sola e va vissuta.  Ora ti saluto con tanto affetto.

Angelo

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