In crescita tra i giovanissimi i disturbi mentali, come ansia e depressione
In crescita tra i giovanissimi i disturbi mentali, come
ansia e depressione. Lo rivela una ricerca pubblicata sul Journal of Abnormal
Psychology secondo cui nelle altre classi di età nello stesso periodo non si è
invece riscontrato un trend in crescita. Lo studio è stato condotto da Jean
Twenge, autrice del libro "iGen" e docente di psicologia presso la
San Diego State University; ha coinvolto oltre 200.000 adolescenti di 12-17
anni tra 2005 e 2017, e quasi 400.000 adulti di 18 anni o più per un periodo
che va da 2008 a 2017. Il tasso di individui che hanno riferito sintomi
depressivi è aumentato del 52% negli adolescenti tra 2005 e 2017 (passando
dall'8,7% al 13,2% dei teenager) e del 63% tra i giovani adulti di 18-25 anni
tra 2009 e 2017 (passando dall'8,1% al 13,2%).
C'è stato anche un aumento del
71% dei giovani adulti che hanno lamentato forte stress (dal 7,7 al 13,1%) e
del 43% del tasso di giovani che hanno dichiarato di pensare al suicidio (dal 7
al 10,3% dei giovani).
"Lo studio - spiega all'Ansa Graziano Pinna,
neuroscienziato della University of Illinois a Chicago - suggerisce che
condizionamenti culturali (come l'abuso tecnologico e la carenza di sonno che
ne deriva) possono avere effetti devastanti sul cervello in via di sviluppo dei
teenager. I disturbi mentali possono sfociare proprio dall'incapacità
del cervello di adattarsi alla velocità dei cambiamenti imposti dallo sviluppo
tecnologico e dai nuovi trend culturali".
"Il problema ha dimensioni pandemiche - afferma - e
sarà necessario sviluppare interventi mirati e capire meglio come la
comunicazione digitale favorisca i disturbi dell'umore o addirittura
l'ideazione al suicidio". Bisogna reintrodurre i tradizionali canali di
socializzazione faccia-faccia limitando l'uso degli smartphone, evitando che
interferiscano con il sonno, preziosissimo per il cervello in sviluppo dei
giovani, conclude Pinna. No quindi a telefoni o tablet in camera da letto
durante la notte e spegnerli almeno un'ora prima di andare a letto".
(fonte: ansa.it)
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