Che succede quando si è nell'impossibilità di “archiviare” ancora?
di Alfredo Fiume
Uno degli argomenti più frequenti in comunità riguarda la
gestione delle emozioni. Io ho delle grosse perplessità a riguardo. Sono
portato a confondere la parola gestione. Gestire dovrebbe essere elaborare per capire bene ciò che
altera le emozioni e superare così i momenti critici che esse ti fanno
attraversare. A me succede che dopo aver elaborato riuscendo così a superare il
momento, mi rendo conto che non faccio altro che immagazzinare in un
contenitore situato il più lontano possibile dai pensieri correnti. Questo
contenitore però non è un pozzo senza fondo e prima o poi si riempie. Che
succede quando si è nell'impossibilità di “archiviare” ancora? Nei miei vissuti
e già successo, esplodo. Nel mio cervello un piccolo click mi fa perdere la
ragione con conseguenze disastrose e dannose per me e per chi mi circonda.
L'alternativa sarebbe di lasciare libero sfogo a queste emozioni ma ciò
vorrebbe dire avere un carattere poco socievole e conseguenti problemi di
convivenza.
Che fare? C'è qualcuno  che può provare ad indicarmi la
strada da seguire? Sono aperto ad ogni suggerimento!

 
 
 
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