La felicità da un'altra prospettiva
di Veronica Oliveto
Se solo si provasse a chiedere in giro cos'è la felicità
potremmo notare come svariate sarebbero le risposte; definirla, infatti, è
estremamente difficile oltre che altrettanto personale. Se si prova a fare una
ricerca veloce su internet si può notare che essa viene descritta come
"uno stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatto i propri
desideri".
Ma quali sono i desideri che devono essere soddisfatti
affinché si possa essere felici? Per alcuni si tratterebbe di avere una casa,
una bella macchina, il lavoro dei propri sogni, per altri, invece, potrebbe
essere semplicemente avere la possibilità di sentire ancora la voce di un
proprio caro andato via troppo presto così come guardare un tramonto o, ancora,
compiere un gesto di generosità. Quando invece durante un laboratorio di
mediazione penale è stato chiesto ad un ragazzo della comunità cosa fosse per
lui la felicità questo ha risposto: "era una sera di inverno. Vivevo per
strada quando un gruppo di ragazzini mi notò e decise di fare una colletta per
offrirmi la colazione. Mi vergognai tanto ma mi resero felice."È evidente,
dunque, che questo tanto ambìto stato d'animo viene generato da cause che
cambiano da persona a persona. Questo però, forse, era vero fino a qualche
giorno fa.
Era vero fino a quando a cambiare la nostra vita non è intervenuto con
irruenza il covid-19. Trattasi di un virus che ha immobilizzato la "società
del troppo", una società in cui - cosi come direbbe il sociologo e
giornalista G.Trani - "l'eccesso si è elevato a regola", eccesso che,
oggi, si è trasformato in essenziale. Un virus che, tra le diverse cose, ci ha
costretti a fare i conti con il tempo di cui forse avevamo perso il valore. È
un tempo in cui ad accomunarci è, forse, oltre ad un sentimento di paura, anche
la concezione di felicità. Si, perché oggi più che mai si sta iniziando ad
avere la contezza che la felicità è nelle piccole cose, nella normalità della
nostra quotidianità. "Eravamo felici e, forse, non lo sapevamo."
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