Appunti e note: Ego





di Giovanni L.

Delle volte non hai modo di sfogare ciò che provi ed è per questo che un artista scrive e sputa tutto fuori, perché, si spera che ogni lacrime che scende possa evaporare insieme al male che c'è sempre. Stringo i pugni e mi trattengo da tutte le incertezze che vivrò giorno per giorno, è come fare affidamento a ciò che ho dentro  se sento che è me stesso quello che mi sta uccidendo.

Io sono il risultato di ciò che mi è stato fatto: lo dico e lo ripeto e sono stanco, a un passo dal patibolo fare conti con me stesso ti spaventa ed è per questo che spesso giro l'angolo, perché non sai quanto ha influito e mi ha segnato la tua assenza. Sono ciò che sono, non voglio più nasconderlo e lo faccio in ogni modo, anche se sono solo e spesso negli altri cerco qualcosa di buono.

Fanculo a tutto il resto, mentire a me stesso non mi sta aiutando affatto, ho un dolore che mi lacera che non guarisce se non strappo dal mio viso questa maschera.

Sono ciò che sono non voglio più nasconderlo e lo faccio in ogni modo, avrei tanto da dirti ma mi trovo fuoriluogo, ogni volta che tu parli è come se parlo da solo, e scusa se la notte la passi insonne solo perché non riesco a darti quello che sogni da sempre.

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