Diario cinico, la giornata tipo (o quasi) all'Eden



di Andrea Bruzzi         

Diario cinico è una nuova rubrica in cui si cerca di sdrammatizzare, attraverso la parodia, il racconto stile ragionier Fantozzi,  tutta una serie di situazioni che avvengono in comunità. 

Restituite agli utenti in modo scherzoso, tali racconti possono sortire effetti terapeutici sorprendenti. Spesso questa modalità consente ad un ospite di riflettere su degli errori e varie superficialità molto più che per mezzo di un intervento educativo classico. Nelle parodie raccontate,  compaiono spesso termini sconosciuti a chi non mastica il gergo della comunità, come il “PUNTO”, ossia la postazione di chi registra ogni entrata ed uscita dalla comunità, i “SETTORI”, ossia le suddivisioni delle varie aree   della struttura, come le pulizie di casa, la manutenzione  delle stanze, la distribuzione dei prodotti delle pulizie etc etc.

Con questa rubrica ci poniamo il difficile, ma importante obiettivo di strappare un sorriso a chi ci legge.         

È mattino presto all’RSA, scusate, al Delfino... I residenti ancora sonnecchiano tranquilli, tutto sembra nella norma. I cani defecano regolarmente alle pareti della Comunità con incredibile capacità artistica, mentre fanno scorribande feroci intorno alla struttura. Nella stanza n5 gli utenti sono felicemente dediti alla pesca subacquea, mentre in cucina i responsabili del settore, sapientemente ammaestrati da Nonna Franco, stanno preparando una episodica tazza di buon caffè con dei gamberoni appena pescati nella stanza 5: insomma pare che finalmente ci sia collaborazione nei settori. Inutile dire che il momento attuale della Comunità è caratterizzato dall’elemento trainante della struttura: il punto. Sin dalle prime luci dell’alba, il responsabile del punto, dott. Massimo, è appostato con sguardo fermo, verso l’ingresso della struttura. Egli non distoglie mai l’attenzione dal cancello, monitorando con innata responsabilità anche il transito quotidiano di maledetti ciclisti e api regine. Intorno alle 7:05 ha un diverbio con Ricky (uno dei cani storici), il quale passa per la 6° volta davanti al cancello e lui è costretto a segnare, invano, il passaggio dello stesso. 

Sono le 7:15 e tutti gli utenti faticano a separare Massimo e Ricky. Alla fine Ricky è ragionevole e chiede scusa. A colazione, orario condiviso solo da 2 persone, Nonna Franco è delusa: mancano le persone e non possono assaggiare le frittelle di calamaro. Una nonna cresce 22 utenti e 22 utenti non accudiscono una nonna. Finita la colazione, c’è grande ressa per lavare le tazze: il collaboratore notturno istituisce una riffa per accedere al lavello. Vincerà Carmelu, bestemmiando tutti i Santi del pianeta. Colpisce la disciplina mostrata nella gestione della fila per la terapia: dalle ultime file Roberto C.  scavalca tutti travestito da Idraulico. Appena scoperto, gli altri lo useranno per il soffritto della domenica successiva. C’è allarme nel perimetro della struttura: alcuni lamentano la presenza di topi. Topi bianchi. Da accertamento effettuato con telecamere, trattasi del cane di Francesco C.. Nel frattempo arrivano gli operatori, con entusiasmo e trasporto. Fa ritardo l’educatore Bruzzi, aggredito dalle anatre e dalle oche su suggerimento di Angelo N. Pare sia emerso un vecchio astio per una uscita mancata. Svegliamo Roberto DS che dormiva sui sedili posteriori del Ducato: appena sveglio ci parla delle meraviglie del suo paese, del ghiaccio, della paesanella, del fatto che, soprattutto, iniziano ad avere in ogni casa uno strumento allora sconosciuto: la radio. Siamo commossi, di consueto, dalla strepitosa accuratezza con cui gli utenti iniziano ad effettuare le pulizie degli spazi comuni. Sorrisi,volti sereni e propositivi, animano gli utenti. Odore di omino bianco e tabacco dover, si alternano nell’aria. Francesco C. distribuisce la candeggina  a gocce, e gli utenti lavano i pavimenti col sudore. Non come impegno, ma col sudore proprio, non avendo altro dal settore pulizie. Il signor Walter , nel frattempo, per chiedere una cosa ad Antonio DS, gli perfora lo sterno con la mano destra. Lo strappiamo alla folla per miracolo. Gli operatori sono asserragliati in ufficio: la scrivania impedisce il linciaggio. Angelo  riesce ad entrare scavando un tunnel sottoterra. 
Consegna 345 richieste identiche, dall’acquisto di oggetti sacri al baratto di vecchie dentiere in cellulosa. 
Inizia l’incontro del mattino, sono presenti solo gli operatori e le tende di Zio Raf. 
Ne nasce un bel momento di condivisione, dove le tende riferiscono di trovarsi bene in sala mensa, ma vorrebbero qualche uscita in più, magari per la ricerca di lavoro o per socializzare….La mattinata scorre abbastanza serena, eccetto per il fatto che il buon Martucci deve accompagnare Carmelo F.  a Bagnara Calabra per l’estrazione di un foruncolo. Martucci sarà poi avvistato in provincia di Trapani in un Hotel di lusso. Riferirà di aver preso le ferie estive, pur essendo a Gennaio. Dalla stanza n1 emerge un timido Franco P, in penombra. Riconosciamo la sua sagoma dalle scintille che emana. Pur essendo venerdì, Massimo A. inizia il restauro della sua persona in vista dell’incontro di martedi con la mediazione penale: questo innesto nelle attività lo ha motivato enormemente. Adesso urla soltanto 22 ore anziché 24.  

È il sesto break di caffè della mattinata, c’è nervosismo palpabile in Comunità, ma per fortuna, intorno alle 13 arriva il catering. Lo sventurato autista si salva fuggendo per le campagne, a causa di una insurrezione perché il menù prevede uno sformato, molto sformato, di zucchine piuttosto ostile agli ospiti. La situazione è risolta dal duo Zio Raf/nonna Franco, che in 6 minuti- tempo di cottura- scurciano 30 conigli e li mettono sulla piastra. Scorre la giornata, si è pranzato comodamente e gli utenti sono giustamente a letto. Cala la tranquillità del pomeriggio, rotta solo dallo straziante rap di Giovanni , che canta e si allena sulle note di “a Pasqua puoi”.
Pace e bene.

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