Diario cinico, la giornata tipo (o quasi) all'Eden
Diario cinico è una nuova rubrica in cui si cerca di
sdrammatizzare, attraverso la parodia, il racconto stile ragionier Fantozzi,
tutta una serie di situazioni che avvengono in comunità.
Restituite agli utenti in modo scherzoso,
tali racconti possono sortire effetti terapeutici sorprendenti. Spesso questa
modalità consente ad un ospite di riflettere su degli errori e varie
superficialità molto più che per mezzo di un intervento educativo classico.
Nelle parodie raccontate, compaiono spesso termini sconosciuti a chi non
mastica il gergo della comunità, come il “PUNTO”, ossia la postazione di chi
registra ogni entrata ed uscita dalla comunità, i “SETTORI”, ossia le
suddivisioni delle varie aree della
struttura, come le pulizie di casa, la manutenzione delle stanze, la distribuzione dei prodotti
delle pulizie etc etc.
Con questa rubrica ci poniamo il difficile, ma importante
obiettivo di strappare un sorriso a chi ci legge.
È mattino presto all’RSA, scusate, al Delfino... I
residenti ancora sonnecchiano tranquilli, tutto sembra nella norma. I cani
defecano regolarmente alle pareti della Comunità con incredibile capacità artistica,
mentre fanno scorribande feroci intorno alla struttura. Nella stanza n5 gli
utenti sono felicemente dediti alla pesca subacquea, mentre in cucina i
responsabili del settore, sapientemente ammaestrati da Nonna Franco, stanno
preparando una episodica tazza di buon caffè con dei gamberoni appena pescati
nella stanza 5: insomma pare che finalmente ci sia collaborazione nei settori.
Inutile dire che il momento attuale della Comunità è caratterizzato dall’elemento
trainante della struttura: il punto. Sin dalle prime luci dell’alba, il
responsabile del punto, dott. Massimo, è appostato con sguardo fermo,
verso l’ingresso della struttura. Egli non distoglie mai l’attenzione dal
cancello, monitorando con innata responsabilità anche il transito quotidiano di
maledetti ciclisti e api regine. Intorno alle 7:05 ha un diverbio con Ricky (uno dei cani storici), il quale passa per la 6° volta davanti al cancello e lui
è costretto a segnare, invano, il passaggio dello stesso.
Sono le 7:15 e tutti
gli utenti faticano a separare Massimo e Ricky. Alla fine Ricky è ragionevole e
chiede scusa. A colazione, orario condiviso solo da 2 persone, Nonna Franco è
delusa: mancano le persone e non possono assaggiare le frittelle di calamaro.
Una nonna cresce 22 utenti e 22 utenti non accudiscono una nonna. Finita la
colazione, c’è grande ressa per lavare le tazze: il collaboratore notturno
istituisce una riffa per accedere al lavello. Vincerà Carmelu, bestemmiando
tutti i Santi del pianeta. Colpisce la disciplina mostrata nella gestione della
fila per la terapia: dalle ultime file Roberto C. scavalca tutti
travestito da Idraulico. Appena scoperto, gli altri lo useranno per il
soffritto della domenica successiva. C’è allarme nel perimetro della struttura:
alcuni lamentano la presenza di topi. Topi bianchi. Da accertamento effettuato con
telecamere, trattasi del cane di Francesco C.. Nel frattempo arrivano gli
operatori, con entusiasmo e trasporto. Fa ritardo l’educatore Bruzzi, aggredito
dalle anatre e dalle oche su suggerimento di Angelo N. Pare sia emerso un
vecchio astio per una uscita mancata. Svegliamo Roberto DS che dormiva sui
sedili posteriori del Ducato: appena sveglio ci parla delle meraviglie del suo
paese, del ghiaccio, della paesanella, del fatto che, soprattutto, iniziano ad
avere in ogni casa uno strumento allora sconosciuto: la radio. Siamo commossi,
di consueto, dalla strepitosa accuratezza con cui gli utenti iniziano ad
effettuare le pulizie degli spazi comuni. Sorrisi,volti sereni e propositivi,
animano gli utenti. Odore di omino bianco e tabacco dover, si alternano nell’aria.
Francesco C. distribuisce la candeggina a gocce, e gli utenti lavano i
pavimenti col sudore. Non come impegno, ma col sudore proprio, non avendo altro
dal settore pulizie. Il signor Walter , nel frattempo, per chiedere una cosa ad
Antonio DS, gli perfora lo sterno con la mano destra. Lo strappiamo alla folla
per miracolo. Gli operatori sono asserragliati in ufficio: la scrivania
impedisce il linciaggio. Angelo riesce
ad entrare scavando un tunnel sottoterra.
Consegna 345 richieste identiche, dall’acquisto
di oggetti sacri al baratto di vecchie dentiere in cellulosa.
Inizia l’incontro
del mattino, sono presenti solo gli operatori e le tende di Zio Raf.
Ne nasce
un bel momento di condivisione, dove le tende riferiscono di trovarsi bene in
sala mensa, ma vorrebbero qualche uscita in più, magari per la ricerca di
lavoro o per socializzare….La mattinata scorre abbastanza serena, eccetto per
il fatto che il buon Martucci deve accompagnare Carmelo F. a Bagnara Calabra per l’estrazione di un
foruncolo. Martucci sarà poi avvistato in provincia di Trapani in un Hotel di
lusso. Riferirà di aver preso le ferie estive, pur essendo a Gennaio. Dalla
stanza n1 emerge un timido Franco P, in penombra. Riconosciamo la sua sagoma
dalle scintille che emana. Pur essendo venerdì, Massimo A. inizia il restauro
della sua persona in vista dell’incontro di martedi con la mediazione penale:
questo innesto nelle attività lo ha motivato enormemente. Adesso urla soltanto
22 ore anziché 24.
È il sesto break di caffè della mattinata, c’è
nervosismo palpabile in Comunità, ma per fortuna, intorno alle 13 arriva il catering.
Lo sventurato autista si salva fuggendo per le campagne, a causa di una
insurrezione perché il menù prevede uno sformato, molto sformato, di zucchine
piuttosto ostile agli ospiti. La situazione è risolta dal duo Zio Raf/nonna
Franco, che in 6 minuti- tempo di cottura- scurciano 30 conigli e li mettono
sulla piastra. Scorre la giornata, si è pranzato comodamente e gli utenti sono
giustamente a letto. Cala la tranquillità del pomeriggio, rotta solo dallo
straziante rap di Giovanni , che canta e si allena sulle note di “a Pasqua
puoi”.
Pace e bene.
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