Educare e riabilitare: SOCIAL SKILLS TRAINING
La necessità di applicare all’interno della REMS il training
di abilità sociali nasce con l’obiettivo di aiutare i pazienti psichiatrici,
autori di reato, a modificare quei comportamenti disfunzionali che rendono
difficili le relazioni sociali. Attraverso tecniche comportamentali e
allenamento costante, i pazienti vengono aiutati a riconoscere e migliorare i
marcati deficit di abilità sociali.
È stato dimostrato che una conoscenza
adeguata di tali deficit può diminuire il rischio di ricadute.
Valutata la tipologia dei nostri pazienti, tenendo conto del
loro livello di abilità e del funzionamento cognitivo, sono stati creati due
gruppi che funzionano ad un livello simile, (alto e basso funzionamento.) Per
ogni gruppo è stato pianificato un programma specifico e mirato al fine di
monitorare i progressi del gruppo rispetto agli scopi prefissati.
Per esempio,
il programma destinato al gruppo a basso livello di funzionamento prevede più
incontri sulla gestione della rabbia rispetto al gruppo ad alto livello di
funzionamento che pur si prefissa gli stessi obiettivi.
Ogni singolo incontro ha la durata di 80 minuti circa e
consta di due parti importanti. La prima parte è caratterizzata dalla
presentazione del tema della seduta e dalla consegna e discussione di una
scheda che serve da guida per l’insegnamento dell’abilità. Ogni scheda
identifica l’abilità sociale specifica, le finalità, i passi dell’abilità e
simulate utilizzabili nei giochi di ruolo. La seconda parte è costituita dai
“giochi ruolo” che permettono ai pazienti di apprendere l’abilità ed
esercitarsi. Il monitoraggio di ogni incontro avviene attraverso specifiche
schede di osservazione.
(L'attività in questione è tenuta dalla dottoressa Sofia Tenuta, tecnico della riabilitazione psichiatrica)
ESPERIENZA DI GRUPPO DALLA REMS
di Piergiorgio A.
Ho iniziato a partecipare al gruppo di Abilità Sociali nel
marzo dello scorso anno, insieme ad altri cinque ragazzi, una volta la
settimana, coordinati da Sofia la nostra Riabilitatrice psichiatrica.
Partecipare a questa attività è stato molto costruttivo in quanto si
affrontano, con una certa facilità, emozioni positive e negative, si impara a
riconoscerle e ad esternarle, cosa che nella vita di tutti i giorni non è
scontato che accada. Anzi, molte volte è proprio il non riuscire a
metabolizzare e scaricare le proprie emozioni che ci può far stare male. Nel
corso delle settimane abbiamo simulato situazioni difficili e piacevoli,
imparando a rispondere alla situazione attraverso la messa in scena di
comportamenti disfunzionali modificandoli poi in comportamenti corretti. Questo
lavoro ci ha consentito di essere più coscienti del nostro vissuto interno,
insegnandoci a gestire in maniera più efficace le relazioni sociali ed
interpersonali, imparando a riconoscere le emozioni che proviamo attraverso i
“campanelli di allarme” che il nostro corpo ci manda. Posso dire infine, che
questo lavoro di Abilità Sociali ci insegna ad avere delle relazioni sane anche
quando ci si trova in una situazione difficile o di conflitto. Ciò che ho
notato è che all’inizio di questa attività molti di noi non erano capaci di
riconoscere o esternare altro che la rabbia o la gioia per la soddisfazione di
un bisogno, e questo molte volte perché la vita, il proprio vissuto e il
riconoscere le proprie emozioni non è qualcosa che si impara a scuola o per
strada, ma è un lavoro che si deve fare con sé stessi e con l’aiuto di qualcuno
in grado di indirizzarci e stimolarci. Penso che questo gruppo sia molto utile
e produttivo ed è qualcosa di cui tutti avremmo bisogno.
In foto sono riportati sentimenti spiacevoli verbalizzati e sintetizzati dai pazienti durante un incontro di SOCIAL SKILLS TRAINING
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