Al mio dolore
di Carmelo F.
Cerco di combatterti con l'amore dei miei figli e di mia
moglie, cerco di amarli per essere amato, e voglio scriverti questi versi che
mi rappresentano: "Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad
ascoltare: la vita è l'unico miracolo a cui non puoi credere perché tutto è un
miracolo tutto quello che vedi e non esiste un altro giorno che sia uguale a
ieri, tu allora vivilo come fosse l'ultimo. Abbracciami se avrò paura di
cadere, abbi cura di me.
Il tempo ti cambia fuori, l'amore ti cambia dentro. L'amore
è l'unica strada, è l'unico motore.
È la scintilla divina che custodisce nel cuore, tu non cercare la felicità
semmai proteggila, è solo luce che brilla sull'altra faccia di una lacrima. Ognuno combatte la propria battaglia, tu arrenditi a tutto perché
l'impresa più grande è perdonare se stesso, attraversa il tuo dolore arrivaci
fino in fondo, anche se sarà pesante come sollevare il mondo. E ti accorgerai
che il tunnel è soltanto un ponte, e ti basta solo un passo per andare oltre. Abbracciami se avrai paura di cadere, noi siamo ancora
insieme, qualunque strada sceglierai, amore abbi cura di me, che tutto è così
fragile.
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino, perché mi
trema la voce come se fossi un bambino, ma fino all'ultimo giorno in cui potrò
respirare tu stringimi forte e non lasciarmi andare".
Caro me, il mio riscatto è e sarà il lavoro, perché dà dignità all'uomo, soddisfazione
e autostima.
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