Eppure io ci sono!
di Francesco T.
Capire il perché io sia finito nel tunnel della droga, cosa di cui ero informato, mi viene difficile; è difficile accettare che sia riuscito a buttare gran parte della mia vita nella droga e nella delinquenza, intrappolato da me stesso, prigioniero di un me stesso che non ho mai voluto essere. Prigioniero del piacere illusorio che solo le droghe sanno darti. Oggi analizzandomi potrei trovare tanti motivi plausibili per giustificare la mia entrata in questo tunnel e le mie ricadute,ma sarebbero solo scuse per far ricadere la colpa su altri, delegare le mie responsabilità ad altri mi riesce facile, potrei trovare mille scuse da dire a me stesso per alleviare il dolore causato solo ed esclusivamente dalle mie scelte, sì dalle mie scelte sbagliate che mi hanno portato sempre più lontano dalla realtà.
Capire il perché io sia finito nel tunnel della droga, cosa di cui ero informato, mi viene difficile; è difficile accettare che sia riuscito a buttare gran parte della mia vita nella droga e nella delinquenza, intrappolato da me stesso, prigioniero di un me stesso che non ho mai voluto essere. Prigioniero del piacere illusorio che solo le droghe sanno darti. Oggi analizzandomi potrei trovare tanti motivi plausibili per giustificare la mia entrata in questo tunnel e le mie ricadute,ma sarebbero solo scuse per far ricadere la colpa su altri, delegare le mie responsabilità ad altri mi riesce facile, potrei trovare mille scuse da dire a me stesso per alleviare il dolore causato solo ed esclusivamente dalle mie scelte, sì dalle mie scelte sbagliate che mi hanno portato sempre più lontano dalla realtà.
Sin da piccolo volevo dire al mondo "io ci sono" e
credevo di poterlo fare in modo positivo,ma ho fallito ed ho iniziato a farlo
nel modo sbagliato" distruggendomi". Ora affermo al mondo che ci sono
e chi mi vuol vedere mi vede, sono molto più sicuro nel fare le mie scelte e lo
sprono al cambia-mento mi è arrivato dalle persone che hanno creduto in me:
dagli operatori del Delfino, alla giornalista che mi ha dato la voce per poter
urlare che ci sono, ai miei compagni di percorso,alle mediatrici penali che
hanno creduto in me, a mio figlio che adesso mi vede come un padre e alla mia
compagna, ma soprattutto"io ci sono", lo dico a me stesso, la persona più
restia a crederci.
Nella mia vita ho sempre avuto il desiderio di aiutare
qualcuno per potermi sentire vivo, ora posso farlo perché mi voglio bene e posso
volerne anche agli altri.
A questo proposito voglio scrivervi qualche passo di
una vecchia canzone di Zappulla: "Almeno tentare": "Parlerò con
voi che avete perso il cuore, parlerò con voi che non sapete amare, parlerò con
voi di cosa si può fare per tornare indietro e per ricominciare. Giorni vuoti
pieni di malinconia, per chi compra morte e torna a casa sua, per chi per
un'ora prende a pugni il vento, per chi dei suoi cari non ascolta il
pianto. Lotterei con chi non sa decidere, gli darei la forza per
resistere,gli darei l'amore che più non ha".
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