Irrisolvibile
di Giovanni L.
Non ho capito mai ciò che volevo, ma ho sempre saputo che
amavo ciò che perdevo, ho sempre promesso senza mai mantenere, accoltellando
forte il cuore per sentir meno l'ego. 
Vorrei anestetizzare i ricordi tabula
rasa, del triangolo delle bermuda farne la mia casa, ma che senso darei? Se
scappassi proprio adesso, fanculo a me stesso se adesso purtroppo ti ho perso. Sei il ricordo più bello come potrei cancellarlo, il mio risveglio più lento
sapendoti con qualcun'altro, e no no amore non riesco ad accettarlo, sei la
parte mancante di un quadro che odio guardarlo. 
Dall'equatore ai poli, ai poli
all'equatore, soltanto brutte storie che non hanno il tuo valore, ed ora che
non c'è lei, regredisco un po depresso a tratti resto sempre onesto ma del
resto Pantarei. 
E passano gli anni, ma in realtà non passano mai, magari ti
svegli un giorno e ti ritrovi più vecchio, ma per certe persone il tempo sembra
non passare mai, perché è quello che attendi che ti fa star male dentro.
Abbiamo tutti una questione in sospeso, che mai risolveremo avendo il cuore
sospeso, troppe volte si è messo in gioco, e da quelle volte il bello è durato
poco. Non tutto sempre va come previsto, quante volte per stronzate ho
bestemmiato Gesù cristo, buttando i sassi miei verso la gente, per sentirmi più
leggero, ma ero sempre più pesante. 
Quante colpe ti ho dato? Quanto amore
sprecato? Io non credo più al fato, se un amore è perduto, se gli errori son
questi, giuro ne fare altri, ma li migliorerei stavolta senza lasciarti.
Tu se
la mia questione irrisolvibile, quella che la notte mi rende più fragile, quella che mi rende vulnerabile, di fronte la tua iride sempre piena di lacrime. 

 
 
 
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