È primavera, il risveglio dei sensi e della vita



di Angelo N.

Il mio letargo è durato 25 anni: ho superato qualsiasi tipo di essere umano. Oggi mi sveglio alle prime luci del sorgere del sole. E come per incanto guardo fuori dalla finestra e mi rendo conto che fioriscono i primi allori, la famosa mimosa, il pesco, l’ulivo e le prime margheritine che fanno da coperte ai prati. Non solo vedo i fiori, ma come per incanto sento il profumo, cosi delicato, cosi leggero che ricopre tutti i sensi. Cominciano ad allungarsi le giornate e il terreno viene riscaldato da una luce tiepida come se fosse un camino e io vicino a riscaldarmi. Non vedo solo fiori ma anche qualche tipo di formiche laboriose, le farfalle e qualche  passerottino, insomma, quello che voglio dirvi è che vivere la vita è bello anche se sacrificante. Io che da poco sono uscito dal letargo della maledetta droga. Voglio bene a mio fratello che mi ha sopportato per 20 anni e non mi ha mai mollato nemmeno quando combinavo solo guai.
Ora che sto meglio, vorrei tanto spostare le montagne del Pollino, l’autostrada del sole per avere una speranza in più per riabbracciare i miei figli, Gennarino e Michele

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