"Se stessi", è un luogo bellissimo in cui abitare
Katya Maugeri
Non dovremmo mai accettare compromessi. Dovremmo tutelarla la nostra personalità: imperfetta, ricca di sfaccettature, intrisa di ombre e luce.
Orgogliosi di manifestare le nostre paturnie e perché no? Confrontarsi con
altra gente per comprendere quanto sia utile e speciale donare - senza mai
lasciarci condizionare - una parte di noi.
La nostra autostima, infatti, è profondamente influenzata da
molti fattori con i quali abbiamo a che fare ogni giorno e non dovremmo mai
cedere a dinamiche che non ci appartengono, permettendo così ad altri di
danneggiare la nostra anima.
Ma cosa significa essere noi stessi? Definire la nostra personalità, capire ciò che
riesce a scalfirci ed evitare ciò, riconoscere i nostri limiti e stimolare le nostre
passioni, avere chiaro quello che vogliamo e soprattutto quello che non
vogliamo. Alimentare la nostra vitalità ed allontanare fattori e dinamiche
tossiche, nocive e controproducenti.
Siamo molto di più di quello che pensiamo, la fragilità e
gli eventi negativi andrebbero vissuti come esperienze essenziali capaci di
fortificare la nostra autostima, la consapevolezza di aver acquisito un altro
piccolo tassello della nostra personalità. Lontano dai cloni, dall'insicurezza
celata dai gesti morbosi di dover apparire a tutti i costi, omologati a una
società che ci vuole uguali: stesso abbigliamento, stessi luoghi da
frequentare. La personalità è un'altra cosa: è una luce che ci appartiene e ci
permette di brillare là dove altri incontrano la nebbia. E va tutelata, difesa da attacchi subdoli. Attacchi che mettono a repentaglio il nostro equilibrio: azioni
scorrette, atteggiamenti mirati ad alimentare rabbia e insicurezza. Avere cura
di se stessi vuol dire volersi bene, avere fiducia nelle proprie capacità,
riconoscere nelle fragilità un punto di forza.
Essere se stessi è la forma più sofisticata della libertà: è
dire no, nonostante le aspettative altrui, quando non vogliamo violentare noi
stessi, è dire sì quando - nonostante tutto - crediamo a un progetto. È volere
bene alla nostra anima, alle nostre passioni, e l'unico modo per valorizzarlo è
continuare a costruire, mentre intorno cercano di distruggere.
Meritiamo di essere noi stessi, di avere dei sogni da
realizzare e delle utopie da raggiungere. Meritiamo la forza e l'adrenalina,
l'emozione e il batticuore. In una società ovattata e anestetizzata abbiamo
bisogno di emozioni, di vita e di colori. I nostri. Nessuno ha il diritto di oscurare la nostra luce, di
toglierci la linfa vitale: solo amando e curando noi stessi saremo in grado di
contribuire a un progetto universale: amare il prossimo, incondizionatamente.
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