Viva la "mamma"
di Salvatore Monaco
È piccolo, morbido, ha fame e sete va nutrito
periodicamente. No, non è un bambino, ma il lievito madre, detto anche"a
mamma".
Il lievito madre è più leggero del lievito chimico, i prodotti con
esso realizzabili, pane, pizze etc, sono più digeribili e hanno un gusto
inconfondibile. Il lievito madre va nutrito come un bambino e a seconda se si
conserva in un ambiente naturale o in frigo, va periodicamente alimentato con
farina e acqua.
Nel gergo da fornai, si dice rabboccare il lievito madre e ad
ogni rabbocco la meta" dell'impasto ottenuto si rimette nel contenitore
per continuare a lievitare fino al prossimo rabbocco, fino alla ricomparsa dei
classici buchini fatti dai batteri che fermentano,mentre con l'altra metà si
può panificare o donare a qualcun altro appassionato del prodotto. Anni fa
avevo il mio lievito madre, la mia "mamma", fatta nascere in
casa,utilizzando oltre ad acqua e farina, yogurt per l'acidità e bucce di
frutta matura da tenere vicino al composto per accelerare la fermentazione
batterica.
Poi alcuni mancati rabbocchi hanno fatto si che il mio lievito madre
passasse a miglior vita e così oggi , grazie al mio grande amico e collega Raffaele
Gencarelli, ho una nuova "mamma", anzi un nuovo "bambino",
da nutrire e dissetare per pizze fantastiche e digeribili da fare in casa.
Commenti
Posta un commento