Accettare il conflitto: mediazione umanistica
mediatrice penale
Avere idee diverse non deve essere un problema, trovare il
modo di confrontare le idee e le scelte è un segnale di intelligenza.
Ogni azione è definibile come un insieme di mezzi che
vengono messi in atto per il raggiungimento di uno scopo, ovvero ciò che si
intende ottenere, e una serie di effetti non sempre determinabili e
prevedibili. Secondo Lewin noto psicologo tedesco quando esiste un conflitto
pertanto siamo in presenza di assetti motivazionali contrastanti rispetto alla
meta.
Nella nostra cultura raramente si pensa al conflitto come ad
un qualcosa di positivo di confronto con l’altro, di crescita tra gli individui
o come un momento costruttivo di scambio reciproco. Il conflitto è
un’esperienza comune a tutti gli uomini e può nascere in qualsiasi gruppo di
appartenenza o in qualsiasi relazione di due o più persone.
Il concetto di conflitto non deve essere inteso
necessariamente con accezione negativa, infatti,se adeguatamente gestito,
esso può essere un’opportunità per migliorare le relazioni
interpersonali. Quando viviamo una situazione di conflitto viene a crearsi un
muro, un vuoto ed un distacco che isola ciascuno nel proprio vissuto e nel
proprio dolore. Il conflitto è, infatti, una risorsa enorme per i rapporti
interpersonali di ogni tipo e natura e perciò non va imbrigliato o ghettizzato
in maniera tale da farlo risultare il “male” da sconfiggere.
Se, invece,
provassimo a considerare il conflitto come “risorsa” ed anche “positiva”, e non
come limite, allora si potrà comprendere come lo stesso conflitto costituisca
un’importante opportunità di confronto con la controparte. Le discussioni
portano via tempo all’azione vera e propria, è importantissimo saper
affrontare i conflitti per riuscire a sfuggire da pericolose ripercussioni.
E’
necessaria una gestione costruttiva del conflitto, entrare nella logica del
“perché è successo” sviluppare trattative di negoziazione e non di baratto,
ragionare sui fatti e parlare coni dati, senza farsi guidare da opinioni
personali tenendo sempre presenti le differenze fra le varie proposte, creare
punti di contatto tra esse,senza mettere le ipotesi in concorrenza tra loro.
Jiddu
Krishnamurtì diceva: “È la mancanza di rapporti
giusti che produce conflitti,
infelicità,
ostilità; per quanto
piccolo possa essere
il nostro mondo, se
riusciamo a trasformare
i rapporti
all'interno di quel mondo
ristretto, il risultato
sarà come un'onda che si ripercuote all'infinito verso l'esterno.”
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