La mia anima è al sicuro



di Giovanni L.

Scavo nei ricordi, cerco il fondo, lì dove tutto è partito. 
Scavo nei ricordi perché è l'unica alternativa per riuscire a guardare meglio il mostro parcheggiato, vicino le porte della mia anima, vincolate dalla avidità di questo individuo con il volto coperto. 
Cerco di parlare con lui, gli chiedo permesso, cerco di fargli capire che ho bisogno di di entrare, bisogno di trascinare le mie emozioni nei corridoi della mia anima. Vorrei guardarlo meglio, guardare dentro la sua iride, cercare di capire chi è e come è riusciti ad entrare dentro di me. Mi parla, stupito ascolto le sue parole attentamente perché da quelle posso trovare risposte irrisolte. 
Dice d'essere il risultato di ciò che mi è stato, di essere la somma di tutti miei sbagli e che mai potrà andarsene. Stupito dalle sue parole mi sono ritrovato in una sorte di inibizione inspiegabile. D'un tratto trovo il coraggio di chiedergli perché non mi dà il permesso di entrare. La sua risposta è quella di non preoccuparmi, la mia anima non ha bisogno di emozioni più di quanto lei abbia già. 
Lui è lì, non si sposta per il semplice motivo che ogni volta che vorrei oltrepassare la soglia mi ricorderà da dove vengo, chi sono stato e che aprendo le porte lui entrerà insieme a me trovandomi nuovamente in bilico. Adesso so che la mia anima è al sicuro.

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