Settembre: riflessioni sulla morte, Dio e su quel dono chiamato vita
di Angelo Nicoletti
È settembre e un'altra estate se ne va. Passano gli anni e
tutto quello che mi circonda sembra che invecchi con me. Il mondo, quando
esco, lo sento a pelle che diventa più malvagio. Io spero, anzi chiedo a Dio che è arrivato il
momento di darmi una mano. Il vecchio detto dice, "aiutati che Dio ti aiuta", ma io penso che non sia sempre così.
La mia vita sin da piccolo è stata
tutta in salita ma c’era sempre la speranza che un solo personaggio mi
poteva mettere sulla retta via e questo
era Dio. Terremoti, guerre ci fanno
pensare alla fine della vita terrena. Ho toccato la morte un mare di
volte, ma ancora Dio non mi ha voluto con sé.
Sto invecchiando e i guai
sono sempre alla porta pronti a entrare in questa vita malata che conduco.
Vorrei trovare una stabilità che mi tenga impegnato. Ad oggi ho parecchi compiti giornalieri e più sto impegnato e più mi sento vivo, e la sera vado a letto con più voglia di risvegliarmi in un mondo diverso, più
sano e bello, perché tutta la vita è una cosa bellissima e vale la pena di
combatterla.
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