Avere cura dei sogni



di Francesco Tornelli

Ho trascorso la mia vita definendomi una persona calcolatrice, ma non calcolavo niente, avevo solo l'illusione di calcolare, di prevedere i comportamenti altrui, senza rendermi conto che invece ero io che mutavo i miei comportamenti in base a ciò che vedevo dinanzi a me. Solo adesso, pensando al mio passato, capisco che ho vissuto una vita allo sbando e che le uniche cose che calcolavo erano come poter fare qualche rapina, oppure come rompere le scatole alle persone. 
Da qualche tempo qualcosa è cambiato: non è cambiata la mia vita ma il mio modo di vederla, e forse per la prima volta riesco ad essere una persona che calcola le cose, calcola gli obiettivi perseguibili, seguendo quella linea che mi sono prefissato, portando avanti quelle piccole cose che servono come responsabilità nel realizzare i miei sogni. Non ho mai smesso di sognare, ho atteso che i miei sogni si realizzassero da soli, e solo adesso riesco a capire che potevo realizzarli anche prima, se solo ne avessi avuto cura. Ora calcolo quasi tutto, tranne le emozioni, quelle sto ancora imparando a viverle, qualcuno mi suggerisce di gestirle, io sono del parere che vanno vissute, non gestite, gestirle significa razionalizzarle, e un'emozione razionale è senza senso, è senza emozione, si può gestire ciò che mostriamo agli altri di un'emozione che proviamo, ma l'emozione comunque la proviamo per intero, ognuno a suo modo. Ora calcolo, calcolo le mie risorse solo ed esclusivamente per vivere una vita felice. 

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