Pensieri negativi, riusciamo davvero ad allontanarli?



I pensieri negativi, se accumulati, si ripercuotono prima o poi sul nostro fisico. Pensieri che se lasciati rotolare crescono senza filtri né sosta. Come la palla che con forza cade giù senza controllo, sempre più grande, sempre più veloce, i pensieri negativi drenano la nostra energia e ci tolgono le forze. E più cediamo ad essi, più forti diventano. Così com’è più difficile fermare la palla di neve dopo che ha rotolato vari metri giù a valle ed è aumentata di dimensione, lo stesso vale per una palla di pensieri negativi che ha già iniziato a ruotare. Quindi è utile intervenire in tempo per fermare il roteare della sfera.

La vita ci mette davanti a delle sfide, molte volte senza darci tregua e senza tener conto delle risorse che abbiamo a disposizione. Avere pensieri negativi o disfattisti è normale in una situazione del genere. Tuttavia, alimentarli, memorizzarli o persino perseguirli peggiora la qualità della vita e contamina l’immagine che abbiamo di noi stessi. Perché dovremmo ridurre in questo modo la nostra autostima? I pensieri negativi costituiscono le pareti del nostro carcere, una prigione che costruiamo per noi stessi. Liberarsi dalla propria detenzione è semplice come cambiare il proprio modo di pensare.

E allora, perché alimentiamo i pensieri negativi se sappiamo che ci danneggiano? 

Il problema sorge quando ci si presentano i primi pensieri negativi e non li trattiamo in modo appropriato. In poche parole, quando la palla è piccola e non ha ancora contaminato tutto ciò che sfiora. Per esempio, alcune persone curano i pensieri negativi, o meglio l’ansia che ne scaturisce, “saccheggiando” il frigorifero. Una strategia che è solita generare ulteriori pensieri negativi, in questo caso rispetto alla propria capacità di autocontrollo e al proprio corpo. Questi pensieri innescano un altro fenomeno curioso: sebbene si sia consapevoli di dover dimenticare quel pensiero, è molto difficile eliminarlo. Più penseremo a togliercelo dalla testa, più ci terrà compagnia. E ci troveremo a rimuginare su un’idea che non solo ci farà stare male, ma che potrà indurci anche a compromettere gravemente la nostra salute mentale.

Come sconfiggere un pensiero negativo

Allora, come eliminiamo questo pensiero negativo? In realtà, non si può evitare del tutto un pensiero negativo. A volte i pensieri negativi sono solo un barlume nella nostra mente. Quando questo accade, dobbiamo esserne consapevoli, per poterli riconoscere subito e, in questo modo, comprendere quando stiamo pensando in modo negativo. Solo prendendo consapevolezza dei nostri pensieri negativi, possiamo intervenire per sconfiggerli. Le strategie che esponiamo a seguire vi permetteranno di sconfiggere i pensieri negativi e vi semplificheranno il compito di pensare positivo.

Osservare il proprio pensiero: di solito i pensieri negativi sono frutto di distorsioni cognitive, o forme di pensiero irrazionale. Osservateli come foste degli spettatori. Se non permettete essi di impossessarsi della vostra mente, si dissiperanno. Immaginateli come alberi lungo il fiume: prima o poi, li perderete di vista. Accettate i vostri pensieri negativi e lasciateli andare.

Riconsiderare qualsiasi questione sulla quale si sta rimuginando: rimuginare consiste in un’eccessiva forma di pensiero. Quando rimuginiamo su qualcosa, lo facciamo convinti di poterlo risolvere solo pensandoci di più. Cosa che invece, in linea generale, è inutile. Prima di cercare una soluzione, occorre rispolverare ciò che caratterizza davvero i nostri pensieri e scartare quello che abbiamo creato noi stessi nel nostro cervello. Non stupitevi se, dopo aver eliminato la fantasia, scoprirete di non avere nessun problema, se non quello che avete creato voi stessi.

Muoversi e agire fisicamente sul proprio pensiero: quando vi ritrovate bloccati in un pensiero negativo, mettetevi in movimento. Premere l’interruttore che risvegli pensieri positivi non è così immediato, se la vostra mentre è occupata a cercare un modo per soffrire. È il momento ideale per uscire a fare una passeggiata o a correre, per ballare o fare yoga. Non fermatevi a pensare, tenete la mente occupata, lasciate semplicemente che il vostro corpo prenda le redini e porti la vostra testa da qualche altra parte.

Evitare le cause dei pensieri negativi: una canzone, un’immagine, un libro, ciò che guardiamo alla televisione, la compagnia di alcune persone… Non appena scoprite quali sono gli stimoli da cui scaturiscono i vostri pensieri negativi, evitateli. E, nel limite del possibile, sostituiteli con altri che risveglino in voi sensazioni gradevoli. Non martoriatevi e non rendete tutto più difficile di quello che è.

Circondarsi di persone positive ed esperienze piacevoli: se ciò che vedete, ascoltate e leggete è positivo, se la gente che vi sta intorno è positiva, sarà più facile tenere lontani i pensieri negativi. Se siete circondati di ottimismo, sarà più facile disinnescare qualsiasi fonte di pensieri negativi.

Ripetere affermazioni positive quando si pensava in negativo: il pensiero negativo è di solito un’abitudine appresa. Quindi, invece di lasciarvi pervadere dal solito pensiero negativo, abituatevi a pensare positivo in determinate circostanze. Per ricordarlo e rinforzarlo, potete tenerlo sempre con voi, scritto su un foglio, nei vostri vestiti, in fondo allo schermo del vostro computer o del cellulare, o persino sulla vostra stessa pelle.

Ricordare che nessuno è perfetto e voltare pagina: è facile soffermarsi sui propri errori. Ma potete imparare da essi e voltare pagina. Per quanto rimuginiate, non cambierà niente. E, se ciò che risveglia i vostri pensieri negativi è una debolezza o una carenza, focalizzatevi sui vostri punti forti o sulle vostre virtù. Se non potete cambiare il passato, cercate di ottenere il meglio dal futuro.

I pensieri non durano per sempre

I pensieri negativi sono fugaci e temporanei, a meno che non siamo noi a volerli rendere eterni. Non hanno alcun potere reale, ma possono fare molto male se diamo essi l’opportunità di crescere. Un pensiero non ha altro potere se non quello che gli diamo noi. I pensieri negativi diventano più incisivi se si abilitano. Disinnescarli è, però, un compito difficile: non si tratta più di un pensiero, parliamo di una dinamica. Ognuno è responsabile del mondo in cui gestisce i propri pensieri. Non è rilevante il fatto che il pensiero compaia: l’importante è che possiate fermarlo e che creiate un contesto adeguato, affinché venga ridotto. La chiave è individuare tali pensieri negativi prima che abbiano modo di insediarsi nella vostra testa e farsi degli alleati.

(fonte lamenteèmeravigliosa)

Commenti

I più letti

Il Gran Premio della vita

Gli "hikikomori": isolati e esiliati dal mondo

Siamo circondati da vampiri emozionali. Chi sono e come riconoscerli