Il segreto del cambiamento? Dedizione e iniziativa
di Antonio De Simone
M’è rimasto molto impresso un istante di una giornata
trascorsa qui in comunità, quando per alcuni secondi mi sono soffermato con lo
sguardo su uno scatolone messo da parte e pronto per essere smaltito nei
rifiuti. L’ho guardato attentamente e visto che m’ero proposto di
creare un’alzatina per dei cornetti da servire al break mattutino, sapevo che
quello scatolone era ciò che stavo cercando, ma nello stesso tempo guardandolo,
gliene stavo dando una forma.
Inizio così a preparare l’occorrente: forbici e carta gommata, tutto il resto riguardo al rivestimento è venuto da sé e alla base di tutto c’era una cassettina di cartone 20×35. Riconosco comunque che una buona dose di fantasia nella creatività è stata indispensabile per la realizzazione di questa alzata. Del lavoro ottenuto, a parer mio, non potevano risultarne di migliori. La robustezza e l’impatto visivo hanno riscontrato nessun difetto e particolare è stata l’idea di poter usufruire di un ripiano mobile, attraverso l'utilizzo di un piatto per pizza, in modo che vi si potevano mettere dentro a raccoglierli, i cornetti non mangiati e poterli anche conservare direttamente, in tutta comodità. Insomma, che dire? Il profumo dei cornetti lasciava intendere che erano pronti per essere serviti, le ragazze della mediazione penale erano arrivate in struttura per fare il laboratorio di gruppo, il break del mattino poteva iniziare: utenti, operatori e tutta l’equipe della mediazione penale, avendo altresì riguardo anche per chi al caffè magari avrebbe gradito un succo di frutta. Il risultato è stato fantastico: felicissimi di quel lavoro anche perché alla dolcezza dei cornetti si era unito il gusto del design che vedeva rivestiti di carta rossa due cuori che fungevano da basi.
Inizio così a preparare l’occorrente: forbici e carta gommata, tutto il resto riguardo al rivestimento è venuto da sé e alla base di tutto c’era una cassettina di cartone 20×35. Riconosco comunque che una buona dose di fantasia nella creatività è stata indispensabile per la realizzazione di questa alzata. Del lavoro ottenuto, a parer mio, non potevano risultarne di migliori. La robustezza e l’impatto visivo hanno riscontrato nessun difetto e particolare è stata l’idea di poter usufruire di un ripiano mobile, attraverso l'utilizzo di un piatto per pizza, in modo che vi si potevano mettere dentro a raccoglierli, i cornetti non mangiati e poterli anche conservare direttamente, in tutta comodità. Insomma, che dire? Il profumo dei cornetti lasciava intendere che erano pronti per essere serviti, le ragazze della mediazione penale erano arrivate in struttura per fare il laboratorio di gruppo, il break del mattino poteva iniziare: utenti, operatori e tutta l’equipe della mediazione penale, avendo altresì riguardo anche per chi al caffè magari avrebbe gradito un succo di frutta. Il risultato è stato fantastico: felicissimi di quel lavoro anche perché alla dolcezza dei cornetti si era unito il gusto del design che vedeva rivestiti di carta rossa due cuori che fungevano da basi.
È da quel momento anche che mi sono reso conto di quanto
possiamo e dobbiamo far nostro questo posto. Indubbiamente siamo degli ospiti
qui al Delfino, credo però che sia importante e doveroso utilizzare il tempo di permanenza impegnandoci per rendere speciale e vivibile ogni attimo. Tranne le regole di buona educazione e di
igiene, nessuno qui ci dice come dobbiamo essere o cosa dobbiamo
fare, quindi è necessario un buon lavoro su noi stessi per agire nella volontà concreta di cambiare, oltre all'incoraggiamento degli educatori che ci seguono nel percorso, la maggior parte
del lavoro spetta a noi utenti e a mio avviso, serve mettere in moto il primo
degli ingranaggi di questa ruota, il resto viene man mano da solo,
spontaneamente da sé e nell’attenzione di cogliere il positivo si affianca il
fatto di non doversi perdere mai d’animo, riuscendo così ad aprirci all’impegno
che serve a tale scopo, ossia al cambiamento. Sono felice del posto in cui mi sono trovato, il Delfino,
avendo chiesto aiuto a qualcuno in un periodo pessimo della mia vita. Ringrazio indistintamente tutti, tutti.
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