La terra di mezzo
di Salvatore Monaco
Ascoltavo alla radio una trasmissione che in maniera giocosa
affrontava il delicato mondo della pubertà e di tutti i relativi cambiamenti.
L’argomento principale era la comparsa del primo menarca per le
femminucce e conduttori e radioascoltatori che intervenivano in
diretta, “giocavano” su quale nome
scientifico invece era attribuito al processo maschile di maturazione sessuale
nel maschietto.
Penso che l’educazione sessuale sia una delle materie più
importanti da inserire definitivamente nei programmi scolastici e non
solo a discrezione di bravi presidi e insegnanti che spesso devono scontrarsi contro l’ignoranza e
l’ottusità di molti genitori che si oppongono a tali argomenti, ritenuti
inadatti, azzardati eccetera.
Non bisognerebbe assolutamente imbarazzarsi davanti alle domande di curiosi e a volte impauriti fanciulli che si avvicinano sempre più alla delicata “Terra di mezzo”, l’età in cui i cambiamenti fisici e psicologici abbattono tutte le certezze della fanciullezza, rendendoli fragili e vulnerabili. Bisognerebbe dare loro tutte le corrette informazioni onde evitare cattiva disinformazione, ansie inutili e creare dei tabù che potrebbero pesare molto anche in fase adulta sullo sviluppo psicosessuale. Ritornando alla trasmissione radiofonica, al menarca femminile, si contrappone lo spermarca maschile o semenarca come dir si voglia. A rendere poetico questo termine scientifico e freddo, ci ha pensato il cantautore Franco Battiato, in una sua canzone, Mesopotamia (terra di mezzo), in cui elegantemente lo sintetizza cosi: “La prima goccia bianca che spavento, e che piacere strano, e un innamoramento senza senso, per legge naturale a quell’età”.
Non bisognerebbe assolutamente imbarazzarsi davanti alle domande di curiosi e a volte impauriti fanciulli che si avvicinano sempre più alla delicata “Terra di mezzo”, l’età in cui i cambiamenti fisici e psicologici abbattono tutte le certezze della fanciullezza, rendendoli fragili e vulnerabili. Bisognerebbe dare loro tutte le corrette informazioni onde evitare cattiva disinformazione, ansie inutili e creare dei tabù che potrebbero pesare molto anche in fase adulta sullo sviluppo psicosessuale. Ritornando alla trasmissione radiofonica, al menarca femminile, si contrappone lo spermarca maschile o semenarca come dir si voglia. A rendere poetico questo termine scientifico e freddo, ci ha pensato il cantautore Franco Battiato, in una sua canzone, Mesopotamia (terra di mezzo), in cui elegantemente lo sintetizza cosi: “La prima goccia bianca che spavento, e che piacere strano, e un innamoramento senza senso, per legge naturale a quell’età”.
Diamo più informazioni ai nostri studenti, figli, spieghiamo
loro la legge naturale delle cose, aiutiamoli nel loro difficile cammino che li
porta verso l’altra parte del fiume, servirà a farci interiorizzare e nei loro
momenti delicati e difficili , ci avranno sempre con loro, anche quando non ci
saremo più a tenerli per mano.
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