Riflessioni attraverso la scrittura
"Cambia solo chi osa farlo. Lontano dalla sostanza e da ogni
dipendenza.” Questo è il titolo di un articolo che scrissi tempo fa e che fu
pubblicato in questo blog. Raccontai di me, raccontai dei motivi per cui mi
trovo in comunità, descrivendo lo stato psicofisico in cui m’ero riversato e la
volontà da parte mia di volermi fermare un attimo, staccarmi un po' dal contesto
cittadino o per come dico io allontanarmi dalla società. Scrissi ciò che furono
le cause del mio dissesto, dall’uso delle sostanze psicoattive, finendo alle
cattive compagnie e scrissi di ciò che più mi portò alla disfatta della mia
persona, nell’essere caduto in una fortissima dipendenza al gioco d’azzardo,
vissuta per ben due anni, prima del mio ingresso in struttura. Fu la cosa che mi
rese irriconoscibile ai miei stessi occhi, il gioco d’azzardo, la ludo-mania,
il gioco delle macchinette e dei gratta e vinci, mi ritrovai sprofondato in un
vortice di malesseri continui, di difficoltà esistenziali, di trascuranze,
nervosismi, negatività e rabbia. Dopo aver chiesto aiuto al Serd operante nel
mio paese, oggi mi ritrovo in questa comunità terapeutica, dove da diciassette
mesi porto avanti un programma di riabilitazione.
Chiusi quell’articolo esponendo ciò che cerco al Delfino per
la mia vita, e ad oggi, visto il lavoro che ho fatto su di me in questo tempo
di permanenza in struttura, colgo l’occasione del compimento del’anniversario
di questo blog, per poter dire la mia riguardo a questo strumento che ci
mette a disposizione la comunità, in quanto, la scrittura, in questo caso
diventa anch’essa un’attività terapeutica e anche voglio dedicarmi a scrivere
quest’articolo, per quanto riconosco in me il fascino che ho verso essa. Mi piace scrivere, mi piace comporre poesie, fraseggi anche
o pensieri e in quest’articolino vorrei dar conferma dei vantaggi che si
possono ottenere dalla scrittura, l’importanza che può avere la condivisione di
un’esperienza e comunque sia uno spazio questo a nostra disposizione, dove
possiamo mettere giù i nostri pensieri, potendoci aprire liberamente in ciò che
abbiamo dentro o per cui magari ne serve una riflessione determinata e che
proprio la scrittura, per tale scopo si ritrova ad essere l’occasione giusta,
ritrovandoci da soli con noi stessi, davanti ad un foglio bianco, dove ciò che
viene scritto interessa direttamente la propria persona, dove è la persona
stessa che prima di tutti legge e rilegge quanto ha scritto e dove penso ci si
riesca ad aprire con sincerità, non ricercando altri scopi, se no, se ne
vivrebbe da soli una presa in giro.
Scrivere, poter esternare qualcosa di sé e che per se stesso interessa la propria vita, a parer mio credo che attraverso questo strumento si ha la possibilità di potersi sfogare, sicuramente in piena riflessione, ma anche di un potersi mettere in discussione su qualcosa. Sotto molti aspetti la scrittura dà modo alla persona di poter essere chiaro, di poter esprimere tutto riguardo a ciò che lo può interessare e anche come cercavo di far intendere prima, quando ho scritto di ritrovarsi davanti ad un foglio bianco, è come ritrovarsi davanti a uno specchio, e davanti ad uno specchio si ritrovano ad essere anche le persone che leggono le esperienze altrui. Ed ecco allora il motivarsi nel mantener fede a quanto si dice in ciò che si scrive e anche la gratificazione che si può ottenere nell’aver dato occasione attraverso quella che poi diventa la propria testimonianza, di poter far apprendere al lettore situazioni di vita, situazioni che interessano la realtà odierna, poterne essere d’esempio come un consiglio in un avvertimento o poter far arrivare anche un ripensamento, a chi, con pregiudizio, ci fa vivere un’etichetta, timbrandoci in fronte il nostro passato. Ecco allora la rivalsa, il riscatto da ottenere per noi stessi, scrivere penso che mantiene abbastanza attiva la mente di ciascuno, quando cerchi di impostare un pensiero, strutturarne la forma e l’ortografia, leggendo e rileggendo un po’ e più volte, facendo rientrare la scrittura in un bel modo per ragionare e ragionare con se stessi. Perché molto spesso a salvarci sono le parole e quando queste sono sincere, riescono a farci fare un buon lavoro.
Scrivere, poter esternare qualcosa di sé e che per se stesso interessa la propria vita, a parer mio credo che attraverso questo strumento si ha la possibilità di potersi sfogare, sicuramente in piena riflessione, ma anche di un potersi mettere in discussione su qualcosa. Sotto molti aspetti la scrittura dà modo alla persona di poter essere chiaro, di poter esprimere tutto riguardo a ciò che lo può interessare e anche come cercavo di far intendere prima, quando ho scritto di ritrovarsi davanti ad un foglio bianco, è come ritrovarsi davanti a uno specchio, e davanti ad uno specchio si ritrovano ad essere anche le persone che leggono le esperienze altrui. Ed ecco allora il motivarsi nel mantener fede a quanto si dice in ciò che si scrive e anche la gratificazione che si può ottenere nell’aver dato occasione attraverso quella che poi diventa la propria testimonianza, di poter far apprendere al lettore situazioni di vita, situazioni che interessano la realtà odierna, poterne essere d’esempio come un consiglio in un avvertimento o poter far arrivare anche un ripensamento, a chi, con pregiudizio, ci fa vivere un’etichetta, timbrandoci in fronte il nostro passato. Ecco allora la rivalsa, il riscatto da ottenere per noi stessi, scrivere penso che mantiene abbastanza attiva la mente di ciascuno, quando cerchi di impostare un pensiero, strutturarne la forma e l’ortografia, leggendo e rileggendo un po’ e più volte, facendo rientrare la scrittura in un bel modo per ragionare e ragionare con se stessi. Perché molto spesso a salvarci sono le parole e quando queste sono sincere, riescono a farci fare un buon lavoro.
“La sincerità porta a non avere alcun peso, porta alla spensieratezza".
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