In un tempo che…
di Carmine Q.
Sono arrivato alla soglia dei 50 anni, quindi mi appresto a
vivere l'ultimo dei tempi che questa meravigliosa vita ci ha donato. Ripercorro
le prime due fasi che ho già percorso. Ognuna di queste ha un periodo
circoscritto e quando si esaurisce è come un ponte che ti crolla alle spalle
impossibile da tornare indietro. Naturale che della prima non abbia dei ricordi
chiari, vuoi perché è passato tanto tempo, vuoi perché ero troppo piccolo. Di
certo c'è che come i bambini della mia età l'ho vissuta circondato e guidato
dall'amore dei miei cari e con i guai di un bambino tremendo. Poi di colpo il
ponte che è dietro te ti crolla e arriva il tempo più bello a mio avviso del
percorso di un uomo. Quello delle interminabili partite al calcio, pomeriggi interi
girando a fare guai con i tuoi compagni.Ricordo come fosse ieri quando ci
organizzavano,oggi andiamo a mandarini, oggi andiamo a melograni, ogni tanto
partiva qualche botta di fucile a salve che rendeva il pomeriggio ancora più
elettrizzante. Arriva la maggiore età un'altro ponte di crolla alle
spalle,quella più delicata,quella dove cammini sul filo e neanche lo sai,quella
che ti fa sentire grande, imbattibile e non riesci a comprendere che sei solo
un piccolo granello di sabbia pronto ad essere inghiottito dal primo vento.I l
tempo del primo vero amore quello che non ti fa dormire neanche un
secondo. Un altro ponte ti crolla dietro e arriva il tempo del primo vero
lavoro,il distacco con i compagni di una vita che hai condiviso i giorni più
belli della tua vita. Arriva la famiglia: il primo figlio non so la gioia che si
possa provare al limite da farti scoppiare il cuore, sì, perché quando mi
sentivo imbattibile stavo perdendo senza neanche accorgermene.
Di ponti alle spalle me ne son crollati parecchi, mi reputo però un uomo fortunato come lo dovrebbero essere i miei coetanei perché in un'epoca dove con un piccolo schermo guardi una persona cara dall'altra parte del mondo un bambino non vivrà mai i nostri pomeriggi le nostre emozioni. I ponti che crollano alle spalle si sono sensibilmente ridotti, in un tempo dove le fasi di un uomo sono state spazzate via dal tempo.
Di ponti alle spalle me ne son crollati parecchi, mi reputo però un uomo fortunato come lo dovrebbero essere i miei coetanei perché in un'epoca dove con un piccolo schermo guardi una persona cara dall'altra parte del mondo un bambino non vivrà mai i nostri pomeriggi le nostre emozioni. I ponti che crollano alle spalle si sono sensibilmente ridotti, in un tempo dove le fasi di un uomo sono state spazzate via dal tempo.
Commenti
Posta un commento