Festa del papà, "sono le piccole cose a rendere grandi le persone"



di Giuseppe Mastroianni

È facile dire "io sono un padre", ma è meno facile esserlo davvero... Penso che un buon padre è quello che segue la crescita dei propri figli e li sprona ad essere migliori. Un buon padre è quello che dà l'esempio ai figli. Non quello che fa regali o gli permette di fare tutto, un buon padre è quello che per l'amore verso i propri figli mette da parte qualsiasi cosa dall'orgoglio ,alle persone, mette i propri figli al primo posto e si toglie il cibo di bocca per vedere i suoi figli sorridere!
È facile dire "è mio figlio" quando le cose vanno bene, mandare un messaggio pensando che sia quello a farlo. Io di sicuro non sono stato un buon figlio, ma l'unica sicurezza che ho è che un domani voglio essere un buon padre. Insegnerò a mio figlio che non servono grandi cose o grandi parole, gli insegnerò a dare importanza e valore alle piccole cose, perché sono quelle piccole cose che rendono grandi le persone e al contrario mio vorrei che un giorno diventasse un grande uomo.
Ho sempre pensato al futuro e a una famiglia, insomma essere padre per me sarebbe la cosa più bella che mi possa accadere e un giorno quando accadrà mi prenderò cura di mio figlio/a e gli darò tutto l'amore che da tempo ho riservato per lui o lei! Buona festa del papà.

di Marco Tornelli

Periodo forte devastante, proprio come la nostra vita, forte come la nostra adolescenza, forte come il carattere che ha sempre fatto di noi persone diverse ma allo stesso tempo fragili. Una vita, la nostra, piena di ostacoli: non ho mai seguito i consigli di nessuno un papà dà sempre buoni consigli ad un figlio e quello di mio papà quello più importante non l'ho mai seguito. Quello dove mi diceva esci dalla strada è una vita orribile, A distanza di anni sono finito proprio in quella cella dove lui era stato prima di me. Seguo i suoi consigli ora perché non è mai troppo tardi.
Auguri al mio papà

Commenti

I più letti

Il Gran Premio della vita

Gli "hikikomori": isolati e esiliati dal mondo

Siamo circondati da vampiri emozionali. Chi sono e come riconoscerli