Con lo sguardo dritto verso il futuro




di Giuseppe Mastroianni 

È passato un anno dal mio ingresso e credetemi me ne sono successe tante di cose, sia piacevoli che spiacevoli. Ricordo il primo giorno, le mie emozioni, tutto quello che mi passava per la testa, il viso di mia madre, di mia sorella e delle persone che mi volevano bene, quei visi che sembravano dire: "Speriamo che questa sia la volta giusta..."

Lasciavo tanto fuori da queste mura, tante persone importanti, ma per come stavo messo non potevo essere d'aiuto a nessuno, anzi potevo solo portargli altri problemi. Vi riassumo un po' la mia esperienza: faccio il mio ingresso al Delfino il 2 aprile 2019, mi trovo ben fin da subito, anche perché c'ero già stato in passato e conoscevo l'equipe, il 13 giugno vengo arrestato e dopo un breve periodo in carcere faccio richiesta per poter rientrare qui al Delfino, da lì una serie di avvenimenti spiacevoli che mi hanno distrutto e destabilizzato mentalmente, la rottura con la mia compagna dopo una lunga e travagliata storia e lei era una delle motivazioni per la quale avevo deciso di venire in comunità e poco dopo ho saputo che la mia condanna era di 5 anni, potete capire benissimo il mio stato d'animo, ma è pure giusto, gli sbagli si devono pagare. Da questa esperienza però non mi sono lasciato abbattere e ho capito che io una vita così non la volevo, dovevo cambiare per me e per tutte le persone che credevano in me,ci ho messo tutta la forza che avevo nascosto dentro. Ho iniziato ad usare tutti gli strumenti che la comunità mette a nostra disposizione:I colloqui con la psicologa Manuela, che oltre a questo fa dei gruppi di training autogeno, ottimi per svuotare la mente dai pensieri e allontanare l'ansia, i mille discorsi con Veronica che si è assorbita tutte le mie paranoie e i miei giorni no e mi ha consigliato il modo migliore per reagire ai problemi, Lina che con una sola parola ti colpisce proprio nel punto giusto e t fa riflettere sulle cose che sbagli, Andrea (L'uomo di pietra) parla poco ma con un solo sguardo ti fa capire se stai facendo giusto o sbagliato, poi Salvatore e Raffaele che ci trattano come se fossimo dei loro figli pronti a soddisfare le nostre richieste, Ciro sempre disponibile ad accontentarci e a portarci al mare o in montagna e poi in fine Gianfranco e Paolo che con la loro presenza ci fanno sentire protetti e non posso fare altro che ringraziarli tutti quanti per quello che ogni giorno fanno per noi.

Ma oltre a loro ci sono tante altre figure e mezzi messi a nostra disposizione come: I laboratori di scrittura autobiografica con Katya che ci fa mettere in moto il cervello, esternare le nostre emozioni e soprattutto ci mette una passione fuori dal comune nel farlo e oltre a questo i gruppi di mediazione penale con Cristina, Bina, Azzurra e Maria che fanno il possibile per farci sentire a nostro agio e ci fanno tirare fuori i nostri problemi nascosti dalle nostre maschere e armature create nel tempo. Insomma piano piano le cose andavano sempre meglio, mi sentivo appagato, gratificato e fiero dei miei progressi e questo mi spronava affinché migliorassi sempre di più. 

Ad ottobre 2020 ho scelto di iscrivermi a scuola, indirizzo Enogastronomia, un sogno un sogno che inseguivo da tempo che avevo messo da parte a causa della mia vita sbagliata ma finalmente ora lo potevo realizzare e anche qui mi sono preso le mie belle soddisfazioni oltre ai voti abbastanza buoni i complimenti dei professori per la mia tenacia, il mio carattere forte e l'impegno nonostante la mia situazione. Intanto il tempo sta passando e alcuni dei miei compagni di sventura sono diventati i miei fratelli, sono loro che mi aiutano nei momenti di sconforto e rabbia e io faccio lo stesso con loro, ma non solo, insieme ridiamo, scherziamo e ci prendiamo in giro proprio come si fa in una famiglia e stanno nascendo dei rapporti di amicizia importanti che spero mi porterò anche fuori da qui. Ora finalmente posso dire che inizio a stare bene, che nonostante i giorni no inizio a sorridere di nuovo come facevo quando ero più giovane, Mi prendo cura di me, della mia mente e del mio corpo, finalmente vedo uno spiraglio di luce, anche se preferisco non sottovalutare mai il problema perché il mostro è sempre lì, in agguato, pronto a sbranarti di nuovo. Ma per il momento ho vinto io e voglio proseguire così, a testa alta per il resto della mia vita, per far felice me, la mia famiglia e tutte le persone che non mi hanno mai lasciato solo e sperare di riempire il mio futuro solo con cose belle.

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