Fiduciosi e speranzosi per il futuro



di Antonio DeSimone

Pensavo bastasse ancora solo un attimo e la situazione sarebbe scappata di mano. Le misure di contenimento adottate a mio avviso, hanno fatto sì che questo non accadesse. Lungi da me il polemizzare o il simpatizzare per qualcuno, credo che il nostro ministro Giuseppe Conte ha saputo tener testa al virus COVID-19, tirando fuori ciò che più bisognava al paese, la personalità della nazione e Conte ha fatto emergere un gran bel carattere all'Italia, come nelle competizioni di calcio ai mondiali, tutti a tenerci uniti in questa sorte di sorte che ci è toccato e che da tre mesi a questa parte ci tartassa e ci sovrasta, tanto invisibile una certa cosa, che c'ha fatto rendere conto di quanto siamo fragili. 
Per quanto questa situazione, ha interessato la politica, il premier Conte, s'è dedicato a riflettere per bene sulle soluzioni da adottare, con al proprio fianco la protezione civile e altri esponenti di altri stati attraverso videoconferenze, ha tenuto testa così al virus e all'Europa stessa non piegandosi ai facili provvedimenti europeisti per dar sostegno all'economia, infatti avrei molto da ridire sulla collaborazione e la serietà messa in atto fra le nazioni stesse, ne ricordo ancora la loro superficialità riguardo a ciò che poi è diventata pandemia, m'è rimasto molto impresso lo sfiorarsi scherzoso che fece la Merkel con un altro parlamentare europeo in tv, quando si parlava di evitare le strette di mano. 
La tenacia, la forza, le fantasie, il ritrovarci uniti in un paese che resiste pur vivendo un momento di strazio totale e sempre più deleterio causato sicuramente dalle vecchie amministrazioni governative e se gli ospedali andavano in tilt, vedendo infettarsi e morire vari medici, dico che in Calabria è andata bene e tante cose oggi si ritrovano al vaglio degli inquirenti che indagano su troppe morti, tanto dalle case di riposo, quanto nei monasteri, direi soltanto allora che dietro a quanto è stato fatto da tre mesi a questa parte, non c'è soltanto il nostro presidente Conte, ma ci sono tanti poteri forti che se non altro dovranno fornire spiegazioni o anche, dovranno fare i conti un po' con la coscienza e fare una sbirciatina più accurata nel sacco delle proprie responsabilità che hanno alle spalle. 
Conte ha ponderato bene le sue riflessioni per ogni manovra plausibile dello stato riguardo alle relazioni e ai provvedimenti da dover mettere in atto, sembra che gli sto tirando le parti ma non contrariatemi vi prego, dico solo che questa situazione del virus, che ha piegato il pianeta intero, è stata qualcosa che ha trovato impreparato chiunque. 
Oggi ci si auspica il secondo picco ed io porgo la mia mente all'essere fiduciosi e speranzosi per una pronta ripartenza, in maniera gestita ed accurata, evitando di cullarsi nel dissesto economico, l'imprenditore passato se non vuol sostenere la sanificazione della propria azienda, direi soltanto che bisogna essere fiduciosi e speranzosi per il prossimo futuro, perché a differenza di chi fino a qualche mese fa s'è abbuffato nel suo più spregevole lusso, in Italia, c'è ancora gente che vende i propri effetti personali per poter mangiare un tozzo di pane. Grazie Italia e comunque, sono fiero di essere italiano.

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