Quella sconfitta diventata punto di partenza

di Giovanni Loria


Ogni passo che faccio è determinato dalle scelte che faccio, da ciò che voglio essere, o che non voglio più essere. Ho cercato sempre di giustificare ogni mio errore dando la colpa a chi in gran parte mi ha voltato la schiena, a chi mi ha deriso, a chi mi ha sminuito, senza però rendermi conto che la colpa non è mai stata di nessuno. Se ho fatto ciò che ho fatto, se le mie scelte sono state sbagliate, era perché io volevo sbagliare, le scelte erano mie. Sono sempre stato padrone di me stesso. È facile rendere tutto più semplice incolpando gli altri, forse se le cose fossero andate diversamente sarei stato diverso, forse meglio forse peggio chi lo sa! Forse non sarei lontano dal mio paese, non avrei nessuna (paura emotiva) di tornare.A me manca tanto il mio paese, lì c'è gran parte del mio cuore: c'è la mia famiglia, ci sono ricordi belli, ma molti ricordi brutti. A me manca il mio paese, ma parlando realisticamente a San Giovanni in Fiore non potrei mai progredire, me ne starei lì, facendo scorrere giorni, mesi, anni e ritrovarmi ancora li, fermo, senza una minima prospettiva che si possa concretizzare. Sono scelte, e oggi sono fiero di essere ciò che sono.
Potrò avere mille difetti, mille limiti, ma oggi so di essere forte. Non ho paura di lottare, so di essere un ottimo rivale nei confronti di questa incertezza che la vita ci riserva. Sono andato e vado avanti nonostante tutto. In fondo è inutile piangersi addosso, chiedere scusa a me stesso non è mai troppo tardi. E se delle volte ho incassato ciò non vuol dire che io sono un debole. Il debole è chi non lotta, chi incassa senza reagire, chi non spera, chi non crede. Ogni sconfitta è sempre un punto di partenza per la vittoria.

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