Ohana: la famiglia che amo, la mia



di Marco Tornelli

Inizio col dire grazie. Grazie a chi ha creduto in me, grazie a chi ha fatto di tutto per farmi capire che veramente potevo cambiare. E un grazie anche a chi mi ha dimostrato le cose sbagliate.

Al Delfino ho scoperto tante cose di me che neanche io sapevo: ho scoperto che la vita non è caratterizzata dai soldi, non è il rispetto che ti portano certe persone, se questo rispetto lo guadagni con cattive azioni.

Ho scoperto di amare persone e di odiarne altre, ho scoperto che amo prendermi cura delle persone a me care. Ho sbagliato molto nella mia vita forse troppo per l'età che ho, mi sono trovato in comunità con una dipendenza e un’astinenza atroce lontano da chi amavo, tipo mio fratello. Un rapporto strano e molto astratto, posso dire che sono fiero di mio fratello perchè alla fine, nonostante le mille difficoltà che la vita gli ha messo davanti, ha reagito e non ha fatto i miei stessi errori.

Proprio per questo voglio fargli i miei complimenti. Mio fratello, un piccolo grande uomo che giorno dopo giorno mi dimostra che sta crescendo.

Ora sono felice e comincio a sentirmi realizzato anche grazie alla mia lei: Giorgia, la ringrazio per come si prende cura di me e di mio fratello, perchè finalmente adesso riusciamo a vivere. Ora sì, siamo una famiglia, insieme alla piccola Jasmine che con il suo amore è riuscita a rubarmi il cuore, anche se non credevo fosse possibile. Amare una bambina ed invece è così: la amo come se fosse mia figlia. La amo e continuerò a prendermi cura di loro perché sono l’unica cosa che voglio e mai ne potrò farne a meno.

Grazie al Delfino, ora riesco a vivere ed è anche grazie a voi.

Commenti

I più letti

Il Gran Premio della vita

Gli "hikikomori": isolati e esiliati dal mondo

Siamo circondati da vampiri emozionali. Chi sono e come riconoscerli